Intervista alla curatrice indipendente Irene Angenica, fondatrice di CampoBase
Piuttosto ho sfruttato questo periodo per mettermi al pari con letture arretrate, per riorganizzare il lavoro con CampoBase e per fare ricerca curatoriale.
Certo, è stato molto irruento, perché solitamente prima di dare vita a un progetto conosci e scegli bene le persone con cui fondarlo e poi trovi uno spazio.
Durante il lockdown abbiamo raggiunto online la curatrice indipendente Irene Angenica (Catania, 1991) per avere una prospettiva sull’impatto che la pandemia ha avuto su chi lavora nell’arte. (ArtsLife)
Se ne è parlato anche su altri media
Fino all’8 agosto, la mostra sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 o su appuntamento. L’ingresso sarà contingentato in base alle prescrizioni di contenzione COVID-19 attualmente in vigore per assicurare alle persone una visita in piena sicurezza. (LatinaToday)
La Rigenerazione urbana attraverso l’azione artistica, questo è l’obiettivo dell’Atelier di Giò Montez. Come se l’arte contemporanea non fosse importante come il Teatro dell’Opera o gli spettacoli circensi, a cui invece sono destinati diversi milioni di euro. (Italia Magazine)
La luce della cupola di Santa Teresa dei Maschi torna ad illuminare l’arte con il progetto “Contraccademia” firmato Bibart Biennale. Comunicato stampa. Riapre a Bari Vecchia la galleria d’arte di Santa Teresa dei Maschi (Str. (Artribune)
Diamo però uno sguardo anche alle mostre attualmente in programma presso gli spazi coinvolti:. La Galleria Enrico Astuni ospita Vado al massimo. Un progetto che nasce dalla volontà di porre l’attenzione sul lavoro della galleria e sugli artisti con cui collabora. (Collezione da Tiffany)
"A breve comunicheremo i dettagli dell’iniziativa – dichiara l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – ma possiamo già dire che la cracking art sarà presente da Porto d’Ascoli al centro di San Benedetto già a partire da metà luglio. (il Resto del Carlino)
L’americana Aleah Chapin, già vincitrice del BP Portrait Award, celebra nelle sue tele il corpo umano nelle forme più estreme di plasticità, con sfumature lunari color ghiaccio. Lee Price, invece, ha reinventato in chiave psicanalitica la vecchia tecnica del camouflage, per mettere a fuoco il rapporto fra essere umano e cibo. (Il Messaggero)