Unifil, l'Italia difende il suo impegno per la pace in Libano: un ponte diplomatico e umanitario

Unifil, l'Italia difende il suo impegno per la pace in Libano: un ponte diplomatico e umanitario
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Secolo d'Italia INTERNO

La missione Unifil, attiva dal 1978, non ha mai conosciuto un livello di tensione così alto dal conflitto del 2006. I caschi blu, con oltre 10.000 soldati provenienti da 50 Paesi, pattugliano quotidianamente la Blue Line, confine di 120km tracciato dalle Nazioni Unite tra Libano e Israele, cercando di evitare una nuova escalation tra le parti. Tuttavia, gli attacchi israeliani contro le postazioni Onu sotto comando italiano hanno destabilizzato ulteriormente una situazione già precaria. (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Garantire "la sicurezza delle forze Unifil". E' il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, a esortare il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, dopo gli attacchi delle Idf contro la missione Onu in Libano degli ultimi due giorni. (Adnkronos)

Ma nel te… (la Repubblica)

"Torno a condannare quanto accaduto" contro il contingente Unifil da parte dell'esercito israeliano, non è accettabile, viola la risoluzione 1701 dell'Onu. Con Macron e Sanchez abbiamo deciso di stilare una dichiarazione comune". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Libano, il sindaco Giuseppe Mascia: «Tutta la città è vicina ai soldati della Brigata Sassari»

Colpire l’Unifil è colpire il mondo. I caschi blu non sono un esercito nato per combattere. Sono ovunque sia possibile difendere la pace. Rappresentano le Nazioni Unite. Sparare contro quei soldati significa sparare ad ognuna della nazioni che rappresentano. (articolo21)

L'attacco, avvenuto nonostante i ripetuti avvertimenti di Hezbollah e l'ordine ai militari UNIFIL di rimanere nelle basi, ha suscitato l'immediata condanna dell'Italia, che schiera il contingente più numeroso con circa 1.200 soldati. (La Stampa)

Sassari «La città è vicina a tutte le donne e gli uomini della Brigata Sassari impegnati in Libano». (La Nuova Sardegna)