Unifil, l'Italia difende il suo impegno per la pace in Libano: un ponte diplomatico e umanitario

La missione Unifil, attiva dal 1978, non ha mai conosciuto un livello di tensione così alto dal conflitto del 2006. I caschi blu, con oltre 10.000 soldati provenienti da 50 Paesi, pattugliano quotidianamente la Blue Line, confine di 120km tracciato dalle Nazioni Unite tra Libano e Israele, cercando di evitare una nuova escalation tra le parti. Tuttavia, gli attacchi israeliani contro le postazioni Onu sotto comando italiano hanno destabilizzato ulteriormente una situazione già precaria. (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una serie di sospetti attacchi da parte dei ribelli Houthi dello Yemen ha preso di mira una nave nel Mar Rosso. La nave è stata colpita per la prima volta giovedì da un proiettile che ha danneggiato l’imbarcazione ma non ha innescato alcun incendio e non ha causato feriti. (Il Sole 24 ORE)

È un atto di gravità inaudita che mette a repentaglio la vita di giovani militari in missione di pace in Libano. Molti italiani. Colpire l’Unifil è colpire il mondo. I caschi blu non sono un esercito nato per combattere. (articolo21)

I soldati hanno risposto con il fuoco verso la sua direzione. "In mattinata, i soldati dell'Idf che operavano nel Libano meridionale hanno identificato una minaccia immediata contro di loro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Attacco israeliano a Unifil, Tajani: "Soldati italiani non si toccano, non sono Hezbollah"

Sassari «La città è vicina a tutte le donne e gli uomini della Brigata Sassari impegnati in Libano». (La Nuova Sardegna)

Giorgia Meloni, Emmanuel Macron e Pedro Sanchez hanno fatto sentire la voce dei tre Paesi che, insieme all’Irlanda, contribuiscono alla missione delle Nazioni Unite in un comunicato con il quale hanno chiesto lo stop immediato agli attacchi di Tel Aviv. (Il Fatto Quotidiano)

Attacco israeliano a Unifil, Tajani: "Soldati italiani non si toccano, non sono Hezbollah" 11 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)