Corte Conti, criticità di metodo riduzione liste d'attesa

"Criticità nella metodologia adottata, basata su dati autocertificati da parte di Regioni e Province autonome che appaiono non omogenei". Questo quanto emerge dall' analisi sulla Riduzione delle liste di attesa relative alle prestazioni non erogate durante l'emergenza Covid, approvata con delibera dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, in cui si sottolinea "il mancato utilizzo di flussi informativi nazionali e di sistemi informativi strutturati, allo stato non disponibili". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

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"Criticità nella metodologia adottata, basata su dati autocertificati da parte di Regioni e Province autonome che appaiono non omogenei".Questo quanto emerge dall' analisi sulla Riduzione delle liste di attesa relative alle prestazioni non erogate durante l'emergenza Covid, approvata con delibera dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, in cui si sottolinea "il mancato utilizzo di flussi informativi nazionali e di sistemi informativi strutturati, allo stato non disponibili". (Alto Adige)

La situazione delle liste d'attesa in Italia continua a essere critica e di recente la Corte dei Conti ha criticato la metodologia con cui sono stati assegnati i 2 miliardi stanziati per ridurle tra il 2020 e il 2024. (QuiFinanza)

Lo prevede un emendamento dei relatori presentato al decreto legge fisco all'esame della commissione Bilancio in Senato. (Il Messaggero Veneto)

Liste d’attesa, buio sui fondi: nel 2023 speso meno del 30%

20 NOV Le liste d’attesa: una nota dolente che non accenna a guarire (Quotidiano Sanità)

Criticità nella gestione delle liste d’attesa sanitarie (Umbria Journal il sito degli umbri)

Lo spiega la Corte dei conti nell’ampia relazione pubblicata ieri dalla sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato (delibera 90/2024, relatore Giampiero Pizziconi), che in 180 pagine tenta una complicatissima ricognizione del quadro delle liste d’attesa generate dal Covid sfociata in due esiti centrali: un monitoraggio complessivo è nei fatti ancora da costruire, perché i controlli messi in campo fin qui non hanno funzionato, e sui fondi 2023 che è stato possibile ricostruire l’utilizzo è molto parziale, e spesso scollegato all’effettiva riduzione delle liste d’attesa. (Il Sole 24 ORE)