Maestro Sinner scrive la storia: batte Fritz. E’ il primo italiano a vincere le Atp Finals
Monumentale, mostruoso, ora anche magistrale. L’anno perfetto di Jannik Sinner, puntellato dalle vittorie di due tornei Slam (Australian Open e Us Open), non poteva che concludersi con un trionfo e così è stato. Domenica 17 novembre il n.1 del mondo si è preso anche le Nitto Atp Finals battendo in due set l’americano Taylor Fritz con un doppio 6-4 e bissando il risultato del match del Round Robin. Jannik Sinner in gara Jannik Sinner in un primo piano Con la coppa Fritz gioca un match molto solido, ma subisce le variazioni dell’azzurro che mette la freccia con un break per set e chiude rischiando il minimo. (L'Eco di Bergamo)
Su altri media
Troppo superiore. Jannik Sinner non può perdere le Finali ATP di Torino, non solo contro Taylor Fritz che aveva già battuto nei gironi di qualificazione e che sognava una doppia beffa, per bissare lo scherzetto che l’anno scorso Novak Djokovic aveva fatto al Profeta dai capelli rossi sfruttando la formula anomala del Masters e vendicare la lezione della finale dell’8 settembre a New York. (ilmessaggero.it)
A cura di Marco Beltrami (Fanpage.it)
Sì perché elogiando le sue incredibili doti, in molti hanno notato le difficoltà dell'altoatesino nell'aprire la bottiglia. Eppure un dettaglio non è passato inosservato agli utenti del web: l'apertura dello spumante. (Liberoquotidiano.it)
L'altoatesino fin qui ha chiuso il proprio girone al primo posto battendo proprio l'americano, Rublev e De Minaur e ieri ha dominato nella semifinale contro Ruud, vincendo in due set con il punteggio di 6-1, 6-2. (Adnkronos)
Precisamente, il giocatore californiano ha dovuto cedere il passo per 6-4 6-4 al termine di una partita completamente a senso unico, dominata in lungo e in largo con l’altoatesino in totale stato di grazia, come certifica il fatto di non aver perso neanche un set nel corso della rassegna andata in scena a Torino. (OA Sport)
Lo aveva detto il povero Casper Ruud, poco prima di scendere in campo contro Sinner: «Sembra proprio che Jannik abbia dimenticato il significato della parola sconfitta». Difatti, chiamato alla 75esima partita di questo caleidoscopico 2024, il rosso di Sesto Pusteria non si è smentito e con una furia per lui quasi inconsueta ha ottenuto la 69esima vittoria stagionale (6 i ko) contro il norvegese numero 7 del ranking approdato, non senza sorpresa, in semifinale. (Liberoquotidiano.it)