La legge sulla montagna incassa il primo sì al Senato

La montagna, stavolta, non ha partorito il topolino. Con 77 voti favorevoli, 5 contrari e 45 astensioni, il Senato ha approvato ieri (31 ottobre) il ddl sulle disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane, che quindi passa adesso all’esame della Camera. Si tratta del primo passo verso la legge per le aree montane con la definizione di misure di favore e una dotazione finanziaria di 200 milioni di euro. (News In Quota)

Ne parlano anche altri giornali

A trent’anni dalla promulgazione della legge 97 del 1994, rimasta in gran parte inapplicata, Governo e Parlamento sono nuovamente all’opera per dotare il Paese di una legislazione efficace e moderna per le aree montane. (il Dolomiti)

Il Senato ha approvato il disegno di legge Montagna, volto a riconoscere e promuovere i territori montani italiani. Soddisfazione, per il risultato, da parte di Alessandro Panza , ex europarlamentare.. (Virgilio)

È la ricerca di IPSOS per Uncem - Percezione e opinioni degli italiani sulle aree montane del Paese – a restituirci una fotografia di queste aree: il 58,2% del territorio italiano è montano, vi risiede una popolazione di 14milioni di abitanti, in oltre 4.200 Comuni. (Orticalab)

DDL Montagna: grazie a Forza Italia via libera del Senato

A dirlo è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e del Gruppo Tecnico Olimpiadi, Grandi Eventi ed Economia della montagna, a poche ore dall'ok dell'aula di palazzo Madama al disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane. (Corriere Delle Alpi)

Il Senato ha approvato un pacchetto di agevolazioni destinato alle aree montane: fondi, sgravi e incentivi per cercare di trattenere i residenti e, perché no, attrarre nuove famiglie, lavoratori e imprenditori under 41. (QuiFinanza)

Una legge, quella sulla montagna, attesa da oltre trent'anni dai territori e dalle comunità locali, che nell'ultimo passaggio parlamentare, grazie al determinante apporto di Forza Italia, dopo i nove emendamenti e gli otto ordini del giorno già approvati in sede di commissione, ha visto l'accoglimento di ulteriori importanti modifiche, alcune delle quali condivise direttamente con la Regione autonoma Valle d'Aosta, a dimostrazione di come non ci dovrebbero mai essere divisioni o colori politici da difendere su tematiche di così ampia e alta portata. (Valledaostaglocal.it)