In Arabia Saudita ci sono la neve, Sinner, la boxe e i Mondiali di calcio: tutto lo sport che Bin Salman si è comprato coi petroldollari
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La scontata chiusura di un cerchio. O meglio, di un circolo vizioso in cui girano miliardi di dollari. “Se lo sportwashing aumenterà il mio Pil dell’1%, allora continueremo con lo sportwashing”. Bin Salman è stato di parola. “Non mi interessa quello che pensano gli altri: o una crescita dell’1% del Pil che mi viene dallo sport e punto ad un altro 1,5%. Chiamatelo come volete”. Dopo aver arricchito la Saudi Pro League con l’acquisto di alcuni dei più grandi giocatori d’Europa, i Mondiali del 2034 in Arabia Saudita rappresenteranno il definitivo trionfo calcistico (e non solo) del regime di MbS. Ripulire l’immagine di un Paese che nasconde condotte illecite e violazioni dei diritti umani (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
MILANO — Un Mondiale itinerante, diviso fra tre continenti, con voli a 10mila chilometri di distanza. La prima, sarà ospitata da Spagna, Portogallo e Marocco e per celebrare il centenario del primo Mondiale del 1930 prevede tre p… (la Repubblica)
Una assegnazione discussa, che lascia aperti dubbi serissimi sulle condizioni dei lavoratori e sul rispetto dei diritti umani: dalle esecuzioni sommarie al rispetto delle donne e delle minoranze.… ROMA — “Problemi ci sono, certo. (la Repubblica)
Fedor Dostoevskij Nuovo appuntamento con la rubrica Loquor di Carmelo Pennisi: "E’ meglio fare una fine orrenda che sopportare orrori senza fine”, scriveva Arthur Bloch nel 1977... (Toro News)
LONDRA – Uno stadio in cima a un grattacielo è la “ciliegina sulla torta” che l’Arabia Saudita prepara per i Mondiali di calcio 2034, assegnati a Riad dalla Fifa tra polemiche e accuse di Amnesty International per le violazioni dei diritti umani (la Repubblica)
I mondiali di calcio in Arabia Saudita non si terranno prima del 2034, ma sono già oggetto di proteste da parte di Ong, tifosi, calciatori e attivisti. Il timore è che si possa verificare un caso simile a quello del Qatar, dove il torneo ospitato nel 2022 è stato macchiato da violazioni dei diritti umani e dalla morte di migliaia di operai che hanno costruito gli stadi, costretti a lavorare sotto il sole cocente senza tutele per la propria salute. (Open)
Allora Infantino si era presentato come una ventata di aria fresca non solo rispetto al suo predecessore, ma anche rispetto al suo principale avversario nella corsa alla presidenza: il bahreinita Salman Bin Ibrahim Al-Khalifa. (L'Ultimo Uomo)