Pizzaballa: «Rabbia e dolore, nella Gaza distrutta si deve ripartire dal perdono»
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Scrivere «macerie» non rende l’idea, il paesaggio lunare ripreso da un’auto è ciò che resta di Beit Lahia, nel Nord della Striscia di Gaza, nient’altro che una prospettiva di polvere, brani di cemento e tondini ritorti, «non che sia così dappertutto, ma insomma», il cardinale Pierbattista Pizzaballa mostra il video e mormora: «Quando entri, la prima cosa che vedi è una distruzione pressoché totale». (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Si avvicina il Natale, il secondo sotto le bombe, da quando è scoppiata la guerra provocata dall’attacco terroristico a Israele da parte di Hamas il 7 ottobre 2023, e la parrocchia latina della Sacra Famiglia di Gaza, con i suoi circa 500 sfollati all’interno, si prepara a celebrarlo. (Toscanaoggi.it)
“Sarebbero alcune migliaia, circa 4.000, i permessi concessi da Israele ai palestinesi di fede cristiana della Cisgiordania per entrare a Gerusalemme nelle feste di Natale. I permessi (rilasciati dal Cogat, l’unità dell’Esercito che coordina le attività governative nei Territori, ndr. (Servizio Informazione Religiosa)
All’indomani della sua visita pastorale a Gaza, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, racconta così l’esperienza di aver detto messa nella Striscia ancora in guerra, n… TEL AVIV – «Gaza è distrutta, tutto è distrutto, ma non lo spirito dei suoi abitanti. (la Repubblica)
La crollo della popolazione cristiana sotto Hamas e Autorità Palestinese Nei territori palestinesi i cristiani scompaiono. Quando governa Israele? No, quando governano i palestinesi. Denunce del Papa? Non pervenute (israele.net)
Da laico nella città – Rubrica a cura di Daniele Rocchetti (La barca e il mare)
come racconta l’evangelista Luca, Maria e Giuseppe dovettero andare a Betlemme per il censimento. Ecco il testo del messaggio natalizio che il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, ha registrato in un video indirizzato a tutti da Betlemme in quest’ultimo scorcio del 2024, che coincide con lo schiudersi del Giubileo per l’Anno santo 2025. (Terrasanta)