Nordio annuncia sanzioni per comportamenti inopportuni dei magistrati e l’Anm insorge
Il governo italiano sta valutando la possibile reintroduzione di un divieto per i magistrati riguardo a comportamenti che, pur legittimi, possono compromettere la loro credibilità personale, il prestigio dell'istituzione giudiziaria e la loro imparzialità. Questa riflessione è stata sollevata dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio , che ha risposto a un'interrogazione parlamentare presentata da Maurizio Gasparr i, capogruppo di Forza Italia al Senato (Il Dubbio)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Così, ospite di Bruno Vespa a Cinque minuti su Rai 1, il ministro della Giustizia Carlo Nordio risponde alla domanda sul suo progetto – riportato dal Fatto – di introdurre un nuovo illecito disciplinare per i magistrati che compromettono con i loro comportamenti “il prestigio e il decoro” dell’ordine giudiziario. (Il Fatto Quotidiano)
Sono sollecitato non solo dai comportamenti e dagli atti senza precedenti di governo e maggioranza parlamentare (con il consenso di pezzi di opposizione). Il drammatico attacco in atto alla magistratura, alla sua indipendenza e alla sua stessa funzione in uno Stato di diritto, richiede, a mio giudizio, una riflessione urgente dei giuspubblicisti. (Giustizia Insieme)
Il ministro Carlo Nordio ammette che l'ipotesi di sanzioni ai magistrati che criticano il governo è una "riflessione" fatta da tempo. (LA NOTIZIA)
La scrive, il capogruppo di Forza Italia al Senato, per «ringraziare pubblicamente» Carlo Nordio per le risposte fornite alle sue interrogazioni. In una di queste, come anticipato dal Messaggero, il Guardasigilli prospetta la revisione delle sanzioni disciplinari per le toghe di parte e politicizzate, a partire dalla reintroduzione del codicillo contenuto in una legge varata nel 2006 su input dall’allora ministro Castelli e poi abrogata dal successore Mastella. (ilmessaggero.it)
Getting your Trinity Audio player ready... Ill ministro della Giustizia è intervenuto a 'Cinque minuti' su Raiuno nella puntata in onda questa sera (Dire)
La questione ruota intorno all’illecito disciplinare e all’ipotesi, messa nero su bianco dal ministro della Giustizia in risposta a un’interrogazione, di una stretta sulle sanzioni nei confronti di quelle toghe con comportamenti che, seppure legittimi, possono «compromettere il decoro del magistrato» o della stessa … (La Stampa)