Inchiesta, poco spazio nel server della procura: società intercettazioni "presta" archivio digitale

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Primocanale INTERNO

L'archivio digitale della procura di Genova non è abbastanza grande per caricare il video integrale di tutte le ambientali registrate in Regione nell'ambito dell'inchiesta per corruzione a carico di Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini. Per sopperire al problema, sollevato dagli avvocati dell'imprenditore e dell'ex governatore, la società che si è occupata delle intercettazioni ha messo a disposizione il suo server per la consultazione. (Primocanale)

Ne parlano anche altri media

Il punto è che se per tre anni intercetti una persona notte e giorno, giorno e notte, ascoltando le sue riunioni, i suoi scherzi, le sue battute al telefono, ipotesi di politiche da mettere in atto, dialoghi con gli imprenditori e i rappresentanti dei vari settori economici o sociali… beh: anche Padre Pio rischierebbe di finire indagato. (Nicola Porro)

È stato intercettato talmente a lungo che l'archivio della Procura è andato in sofferenza. (il Giornale)

L’ex presidente della Liguria Giovanni Toti è stato spiato nel suo ufficio in Regione e intercettato così tanto e talmente a lungo da mandare in tilt il sistema informatico della Procura di Genova. La richiesta degli avvocati di poter ascoltare le intercettazioni scartate dalla Procura, che ha rubricato solo quelle utilizzabili a fini accusatori, nella speranza di incappare in conversazioni degli imputati che portino elementi forti alla difesa, e di avere copia delle videoregistrazioni degli interrogatori, per valutare i toni e il linguaggio del corpo, hanno disvelato la realtà ed evidenziato una situazione di totale disparità tra i pm e i legali. (Liberoquotidiano.it)

Perché capita a tutti, appunto, di essere intercettati per quattro anni a partire da quando si è rieletti presidenti della Liguria: anzi, corre voce che i pm, nel mettere sotto indagine questo cittadino di nome Giovanni, non fosse neppure informata che costui lavorasse in Regione dopo aver preso 383mila preferenze in rappresentanza del 56 per cento dei votanti. (il Giornale)

È uno dei punti su cui insiste la difesa dell'ex governatore nell'inchiesta che lo ha portato alle dimissioni da presidente della Regione Liguria. Non è mancata in questi mesi la sensazione, espressa dai suoi più stretti collaboratori, di un certo accerchiamento giudiziario che ha voluto prendere di mira «il modo di fare politica» di Toti. (il Giornale)

Oltre 20 terabyte di intercettazioni telefoniche, audio e video cominciate nell’agosto del 2021 e terminate a fine 2023 quando il pm hanno chiesto gli arresti domiciliari per Toti, per l’imprenditore Aldo Spinelli e per l’ex presidente dell’autorità Portuale Paolo Signorini accusati tutti di corruzione. (Corriere della Sera)