Netanyahu, Francia: "Coopereremo con Cpi ma ci sono delle immunità per i leader"
Netanyahu, Francia: "Coopereremo con Cpi ma ci sono delle immunità per i leader" 27 novembre 2024 Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha assicurato che Parigi collaborerà con la Corte penale internazionale in merito al mandato di arresto del premier israeliano Benjamin Netanyahu ma ha sottolineato anche che ci sono delle questioni di immunità da non trascurare. "Ricordo che la Francia tiene molto alla giustizia internazionale, e tiene molto a garantire che la Corte penale internazionale possa lavorare in totale indipendenza. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri media
Dershowitz, professore di legge di Harvard, giù legale di Donald Trump e adesso pronto a difendere il premier Benjamin Netanyahu dal mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale per crimin… «La Cpi non ha giurisdizione su Israele, deve essere un tribunale dello Stato a giudicare l’operato del governo, e questo avverrà sicuramente ma a guerra terminata». (La Stampa)
Lo scorso 21 novembre la Corte penale internazionale dell'Aia aveva fatto scattare il mandato d'arresto internazionale nei confronti del primo ministro israeliano dell'ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, sulle cui teste pende ora l'accusa di crimini di guerra per i fatti accaduti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 in poi. (il Giornale)
Il G7 dei ministri degli Esteri, che si è chiuso a Fiuggi, ha fatto propria la linea tracciata dall'Italia, dopo la sentenza della Corte penale internazionale che ha emesso mandati di arresto per crimini di (Secolo d'Italia)
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Il Ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot si è così espresso: “alcuni leader potrebbero godere dell’immunità dall’arresto da parte della Corte Penale Internazionale dell’Aia”. Anche la Francia trova il modo per rendere sempre più farsa la decisione della Corte Penale Internazionale dell’Aia in merito al mandato d’arresto per Netanyahu. (StrettoWeb)
Se in un primo momento l’unico paese mediatore e garante dell’intesa alla base del cessate il fuoco tra Israele e Libano dovevano essere gli Stati Uniti, Emmanuel Macron è riuscito a ritagliare un ruolo di primo piano anche per la Francia. (Il Fatto Quotidiano)