“Uccidiamo la premier”. La rete dei neonazisti che sognavano il golpe
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BOLOGNA — Volevano ucciderla perché la ritenevano «una concubina di Sion», «una schifosa», una «fascista che perseguita i fascisti», «una traditrice». Una che ha usato la destra definendosi «fascista finché non è salita al potere e ora la rinnega». Eliminare la premier Giorgia Meloni era un chiodo fisso dei neonazisti. Volevano assassinare la presidente del Consiglio per poi passare alla guerra c… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Obiettivo comune: distruggere Israele. L'inquietante filo sotterraneo che collega i neonazisti di Werwolf arrestati mercoledì dalla Procura di Bologna ad ambienti antagonisti e anarchici è solo apparentemente inspiegabile. (il Giornale)
La prima inchiesta risale al 2021: è della procura di Napoli. Lei, 62 anni, impiegata pubblica, nel decreto di perquisizione personale e informatica veniva descritta come una persona piuttosto ‘attiva’ sulle chat telegram. (il Resto del Carlino)
Un’estrema destra che da una decina d’anni sta prendendo casa anch… Non si rifà al fascismo italiano ma guarda semmai al neonazismo, agli Hammerskins, all’Europa orientale, da dove spesso arrivano i finanziamenti, a QAnon. (La Repubblica)
Dux era il nickname del 16enne di Novoli (Lecce), reclutato e addestrato dal gruppo neonazista Divisione Nuova Alba , al centro delle indagini della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo,... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ma sto ricevendo chiamate di solidarietà da tutto l'arco parlamentare e questo mi rincuora». David Parenzo, giornalista e conduttore di L'aria che tira su La7, racconta di essere stato informato dell'inchiesta sull'organizzazione estremista neonazista sgominata a Bologna (Corriere Roma)
Per questo, Daniele Trevisani non si droga più. Andrea Ziosi è l’altra figura apicale dell’organizzazione che puntava a sovvertire lo Stato democratico per dare vita «a un grande Stato etico ed autoritario». (Corriere della Sera)