Salvini: "Di nuovo libero". E Saviano il profeta sbatte sull'assoluzione
I sassolini nelle scarpe non sono finiti. Quelli che il vicepremier Matteo Salvini, dopo la sentenza d'assoluzione sul caso Open Arms, si sta togliendo. Ieri è toccato a Roberto Saviano, che otto mesi fa si disse certo della condanna dell'ex ministro dell'Interno. «Matteo Salvini andrà in carcere, data l'entità della pena prevista», diceva lo scrittore in un video. «Per sequestro di persone - aggiungeva l'autore di Gomorra - reato per cui è accusato». (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
Col vicepremier che, ora, ha intenzione di martellare su questo tasto: la responsabilità civile per i magistrati. Chi sbaglia, paghi. (ilgazzettino.it)
Bisognerà aspettare come sempre le motivazioni della sentenza per conoscere le ragioni dell’assoluzione di Matteo Salvini. (L'HuffPost)
La scrivania di Togliatti, l'ammirazione per Vassalli («Un eroe della Resistenza, padre del codice di procedura penale che andrebbe però riportato alla sua versione originaria»), le citazioni in latino, i suoi libri sulla Giustizia sul tavolo. (ilmattino.it)
L'accelerazione sulla riforma della giustizia: «Separare le carriere, da ieri, è ancora più urgente». E anche da Pier Silvio Berlusconi, che in uno scambio di battute definito «cordiale» dallo staff leghista ricorda al vicepremier «le battaglie per una giustizia giusta» combattute dal padre. (ilgazzettino.it)
Il vicepremier e ministro Matteo Salvini durante in un punto stampa a Milano risponde a una domanda sul suo possibile ritorno al Viminale dopo l'assoluzione al processo Open Arms partendo di qui. (la Repubblica)
Salis: "Il problema non sono le persone migranti ma il capitalismo razziale" (il Giornale)