Verso il 7 ottobre. Roma, no al corteo: «Celebra Hamas». Ma i centri sociali: ci saremo

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Avvenire INTERNO

Ansa Mentre in Medio Oriente si spara e piovono missili, in Italia la battaglia delle parole scalda la piazza in vista del 7 ottobre, triste anniversario del sanguinario raid di Hamas. La questura di Roma ha vietato la manifestazione pro Palestina organizzata per sabato, avendo ravvisato nella stessa «una volontà celebrativa della strage consumata in danno dello Stato di Israele». Il “no è stato motivato con il fatto che «le espressioni utilizzate per pubblicizzare l’iniziativa hanno una connotazione non compatibile con il diritto a manifestare pacificamente garantito dall’ordinamento giuridico vigente». (Avvenire)

Ne parlano anche altre testate

Controlli ai caselli autostradali e nelle stazioni per intercettare eventuali arrivi di manifestanti da fuori Roma e un dispositivo di sicurezza sempre più stringente sabato attorno all'area di piazzale Ostiense dove potrebbero confluire alcuni gruppi per la manifestazione pro Palestina nonostante il divieto della Questura comunicato nei giorni scorsi. (Tiscali Notizie)

Il TAR di Roma ha rigettato il ricorso contro il divieto del corteo per la Palestina proclamato per il prossimo 5 ottobre. I movimenti pro-Gaza ribadiscono in un comunicato di non avere alcuna intenzione di farsi intimidire e di voler scendere comunque in piazza. (L'INDIPENDENTE)

Il 5 ottobre si avvicina e con esso la manifestazione di Roma indetta dai Giovani Palestinesi per onorare l'assalto del 7 ottobre 2023 in Israele, da loro considerato "giorno della rivoluzione" perché il " valore dell’operazione della resistenza palestinese e della battaglia del 'Diluvio di Al Aqsa' è chiaro a tutto il mondo ". (il Giornale)

Il no del neo questore di Roma è chiaro. Così come quello del Tar, che ieri ha spento le ultime speranze degli organizzatori. (Repubblica Roma)

A partire da quanto è atteso per questo fine settimana con le manifestazioni pro-Palestina non autorizzate. Perché se da una parte Roberto Massucci, classe 1967, neo questore di Roma, intende onorare il suo incarico nel segno di una «polizia gentile» la cui «forza dirompente risiede nella capacità di rapportarsi con i cittadini nel modo appropriato» compresi con coloro che sbagliano, dall’altra il quadro di legalità deve essere difeso e tutelato senza esitazione. (ilmessaggero.it)

È di questi argomenti che ci occupiamo oggi in «Giorno per giorno», il nostro podcast quotidiano con le notizie più importanti delle ultime 24 ore raccontate da Fiorenza Sarzanini, Rinaldo Frignani, Claudio Del Frate. (Corriere della Sera)