Harakiri Ue: 1,5 miliardi a Tesla e ai cinesi

Di una cosa si può essere ben sicuri: se c’è un modo per farsi male da soli, l’Europa difficilmente se lo lascerà scappare. E se si tratta del dossier automotive, la vocazione autolesionistica di Bruxelles raggiunge vette epiche. L’ulteriore conferma è arrivata dalla normativa che dal 2035 imporrà lo stop ai motori a combustione interna diesel e benzina. Mille volte si è parlato dei danni che un limite temporale stringente sta provocando al settore e al suo indotto in termini di compressione dei volumi e dei posti di lavoro, ma qui siamo oltre. (Panorama)

Ne parlano anche altri media

La gamma a zero emissioni della Tesla potrebbe fruttare alla casa americana oltre 1 miliardo di euro da parte degli altri costruttori. A dirlo sono gli analisti di UBS Group. (AlVolante)

Dal 1 gennaio sono scattati i nuovi limiti per le emissioni medie delle flotte. Obbligano i produttori ad avere tra il 20% e il 24% di vendite in veicoli elettrici o a ricorrere al costoso acquisto di crediti di carbonio da leader del settore come Tesla (Il Sole 24 ORE)

Cisterna (Lt) – Ce la presentarono così alla Prefettura di Latina un paio di anni fa, come d’incanto, non solo declassata a superstrada ma era diventata “green”. Perciò verde, amica dell’ambiente, di persone ed animali … una panacea di tutti i mali. (La Torre Oggi)

Tesla guadagnerà 1 miliardo dai suoi concorrenti

L'accordo economico non è stato ovviamente comunicato ma c'è chi ha provato a fare due conti. Secondo gli analisti del Gruppo UBS, quest'anno Tesla potrebbe incassare più di 1 miliardo di euro dalle case automobilistiche rivali che hanno bisogno di aiuto per rispettare i più severi standard di inquinamento nell'Unione Europea. (HDmotori)

Lo si apprende da un documento dell'Unione europea depositato il 7 dicembre, come riporta il quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Lo hanno pensato Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru e ne hanno ben donde, considerato che la casa automobilistica texana ha dimostrato negli ultimi tempi di puntare molto proprio sui carbon credits. (WIRED Italia)

Le nuove rigide normative sulle emissioni in Europa sono entrate in vigore, mettendo in difficoltà le case automobilistiche. Ogni azienda deve ora rispettare specifici obiettivi di emissioni basati sul totale dei veicoli venduti, con circa il 20% delle nuove vendite che devono essere veicoli elettrici. (Tom's Hardware Italia)