Da strasburgo altro Sì al riarmo: il centrodestra si spacca in tre e nel pd va in scena il solito psicodramma
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Sulle due relazioni Ue su difesa e politica estera Forza Italia vota a favore, la Lega contro e Fratelli d’Italia decide invece di astenersi Come da copione la maggioranza che sostiene il governo Meloni si spacca a Strasburgo sulla politica estera. Ieri il Parlamento europeo era chiamato a votare due relazioni presentate da socialisti, liberali e popolari. La prima relazione era sull’attuazione della politica estera e di sicurezza comune e la seconda sull’attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune. (la notizia)
Su altre testate
Alla fine la spaccatura di tre settimane fa viene scongiurata, il Pd riesce a mantenere una sostanziale unità nel voto, anche se poi ognuno racconta una versione diversa di cosa si è votato. (Tiscali Notizie)
PD come Forza Italia e Lega come il Movimento 5 Stelle Entrambe le proposte sono state accolte dalla maggioranza degli europarlamentari. (ByoBlu)
Riproduzione riservata STRASBURGO (ITALPRESS) – “Abbiamo votato no ai due report che riguardano i progetti di difesa comune, internazionale ed europea, e al tempo stesso abbiamo ribadito il nostro no al cambio culturale e politico della Commissione von der Leyen”. (OglioPoNews)

Il voto era delicato, anzi delicatissimo, quello sul Rapporto sulla politica di difesa e di sicurezza comune 2024, un documento sterminato, con 162 punti, nei quali sono contenute le «raccomandazioni riguardo alle principali linee d’azione per rafforzare in futuro le politiche e le azioni in vari ambiti, tra cui i progressi istituzionali in materia decisionale, lo sviluppo congiunto delle capacità militari e in termini di armamenti nonché i mezzi per finanziarle». (Domani)
"Il piano di sicurezza e difesa europea, quello di Ursula Von der Leyen. Ma dalle elezioni europee i tre partiti del centrodestra hanno sempre mantenuto le loro posizioni, differenti. (Libero Quotidiano)
Nel giorno in cui l'Europarlamento dà il via libera alla risoluzione sulla difesa comune europea, si spacca la politica italiana e i partiti della maggioranza e dell'opposizione votano in ordine sparso. (il Giornale)