«La guerra ibrida di Mosca può spingere la Nato a valutare la clausola di difesa comune»

La guerra ibrida della Russia aumenta il rischio che la Nato possa dover valutare se far scattare la clausola di mutua difesa, l’articolo 5 del Trattato. Lo ha dichiarato il capo dei servizi segreti tedeschi, Bruno Kahl, durante un evento organizzato dal think tank di relazioni internazionali Dgap, a Berlino. «Il crescente aumento delle forze armate russe significa che un confronto militare diretto con la Nato diventa una opzione possibile per il Cremlino», ha aggiunto il 27 novembre Kahl, secondo il quale Mosca vuole dimostrare che l’Alleanza atlantica non farà scattare la clausola di difesa comune e non resterà unita. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Un test, magari mascherato dal pretesto di proteggere le minoranze russe, come prova per verificare la determinazione e l'unione dell'alleanza a invocare l'articolo 5 del trattato, che obbliga i membri a fornire assistenza reciproca. (ilmessaggero.it)

Una campagna di sabotaggi in tutt'Europa, "incredibilmente spericolata". Parigi, 29 nov. (il Dolomiti)

Gli attacchi ibridi contro gli alleati occidentali dell'Ucraina stanno aumentando e diversi incidenti di alto profilo sono stati attribuiti al Cremlino PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Ucraina e guerra ibrida, allarme degli 007 tedeschi: «L'articolo 5 Nato potrebbe scattare per i sabotaggi russi»

La Russia sta portando avanti attacchi persistenti ai cavi sottomarini in tutta Europa con un'organizzazione di tipo "paramilitare" che rappresenta "la minaccia più attiva" per le infrastrutture occidentali, ha dichiarato a The Europe Conversation di Euronews l'esperto senior della NATO in merito alle minacce cibernetiche e ibride. (Euronews Italiano)

Il capo dell'MI6, Richard Moore, ha accusato il Cremlino di vasti attacchi informatici e incendiari, disinformazione e interferenze elettorali. I servizi segreti tedeschi avvertono Mosca: «La guerra ibrida può portare la Nato a invocare l'articolo 5». (Lettera43)

La Nato potrebbe anche decidere di intervenire davanti ai continui atti di sabotaggio della Russia, come per esempio il danneggiamento di cavi sottomarini o altre gravi lesioni a settori chiave energetici o relativi alle comunicazioni di particolare rilevanza. (ilmessaggero.it)