Sassari, il video denuncia sulla condizione dei locali dell'Aou
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Di fronte a questo quadro drammatico la Regione Sardegna sta correndo per caso ai ripari?
Persino i parenti dei pazienti ricoverati lamentano di non ricevere informazioni sullo stato di salute dei propri congiunti perché le linee telefoniche risultano sempre intasate.
Un video-denuncia autoprodotto girato all’interno dei locali dell’AOU di Sassari.
Le immagini girate mostrano le condizioni in cui versa la struttura dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari. (Sassari Oggi)
La notizia riportata su altri media
La prescrizione riguarda gli “spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, parchi) laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche di detti luoghi sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale, come fermate di mezzi pubblici, spazi antistanti esercizi commerciali, o uffici pubblici o di interesse pubblico”. (SardiniaPost)
“Emergenza Covid-19: per far capire agli idioti che ancora oggi sottovalutano la grave pandemia che sta attraversando il pianeta, ebbene a Sassari vista la situazione di affanno e di gravità che si è creata nel reparto Malattie infettive, ci hanno revocato le ferie, rientriamo tutti al lavoro, con grande senso del dovere, non osate più chiamarci eroi, ve ne saremo tutti grati, interrompo le ferie, ma l’emergenza chiama”. (Cagliaripad)
L’ordinanza sottolinea anche come «la situazione di possibile affollamento, allo stato attuale, non è limitata o limitabile solo alle giornate e alle ore serali ma è rinvenibile tutti i giorni e per l’intero arco della giornata». (Cagliaripad)
Abbiamo, però – prosegue -, anche i casi di pazienti che hanno avuto una espressione della malattia semplicemente dal punto di vista respiratorio”. “Una scelta dovuta – aggiunge – perché attualmente, nella nostra clinica e in brevissimo tempo, il numero dei ricoverati è in aumento. (SardiniaPost)
L'amministrazione comunale ha dunque ritenuto di dover integrare "opportuni e cautelativi dispositivi allo scopo di adottare strumenti efficaci in relazione alla peculiarità che caratterizzano questo territorio tenuto conto della evoluzione e rischio di incremento del contagio nell’ultimo periodo". (L'Unione Sarda.it)
A partire da domani 30 agosto le protezioni dovranno essere indossate in prossimità di locali e servizi pubblici, alle fermate dei bus, nelle piazze, ovunque si possano creare anche piccoli assembramenti di persone. (La Nuova Sardegna)