IL VIDEO. Macron: vogliamo leggere la storia degli altri o scrivere la nostra?

Più informazioni:
Ucraina

Budapest, 7 nov. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato - a Budapest nel corso della quinta riunione della Comunità politica europea - che l'Europa deve controllare la propria storia in un "momento decisivo" per il continente. "Vogliamo leggere la storia scritta da altri - le guerre lanciate da Vladimir Putin, le elezioni americane, le scelte tecnologiche o commerciali della Cina", si chiede Macron, "Oppure vogliamo scrivere la nostra storia? Penso che abbiamo la forza di farlo. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altri media

Incontro ministri della Difesa Francia e Germania dopo vittoria Trump 06 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

“Il mondo è fatto di carnivori ed erbivori; se decidiamo di restare erbivori, i carnivori ci mangeranno“. A lanciare l’allarme ai leader dell’Europa allargata è il presidente francese Emmanuel Macron. “All’indomani delle elezioni americane, dobbiamo essere lucidi, ambiziosi, determinati. (LAPRESSE)

BUDAPEST — «Le cose ormai sono cambiate, dovete capirlo». In qualità di “padrone di casa” è l’ungherese Viktor Orbán a mettere sul tavolo, prima della Comunità politica europea (vertice dell’Ue allargato a Gran Bretagna, Turchia, Ucraina, Moldavia, Georgia e paesi balcanici) e poi nella cena dei soli leader dell’Unione, il tema Trump. (la Repubblica)

Il fiero pasto nel deserto. Macron è rimasto solo contro Trump (di C. Martinetti)

E non solo perché a sera le temperature rasentano lo zero. Sul grande palco allestito nella tribuna d’onore della Puskás Aréna, lo stadio della nazionale ungherese dedicato al leggendario attaccante magiaro “Pancho” Puskás, il rito della foto di gruppo si consuma in un battibaleno. (ilmessaggero.it)

Se ci svegliamo, difendiamo i nostri interessi, gli interessi europei". Se decidiamo di essere consapevoli di quello che siamo, noi siamo una potenza enorme, nessun mercato è unito dai nostri valori come il nostro. (Il Messaggero Veneto)

Come nel 2002 quando lo storico Robert Kagan, uno degli intellettuali organici ai neocon che sostenevano George W. Bush nell’impresa di diffondere la democrazia nel mondo, … (L'HuffPost)