Mamma non riconosce il neonato, infermiera la insulta sui social: «Sei senza cuore». L'ordine avvia indagine
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Si trova sotto il doppio fuoco incrociato di ordine professionale e azienda sanitaria ospedaliera la 39enne infermiera barese che, il 25 settembre scorso, ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook riguardante la nascita di una bambina di circa tre chili che la madre, qualche ora dopo il parto, non aveva voluto riconoscere. La bambina fu chiamata Laura dal personale medico del reparto di ostetricia dell’ospedale “Fabio Perinei” di Altamura, nosocomio all’interno del quale è nata la piccola e lavora l’infermiera finita nella bufera. (quotidianodipuglia.it)
Su altri media
81 Mamma lascia in ospedale la figlia appena nata a Bari, infermiera la insulta: “Madre senza cuore” L’infermiera dell’ospedale Perinei di Altamura, in provincia di Bari, ha pubblicato un lungo post (poi rimosso), esternando commenti sulla madre della piccola. (Fanpage.it)
Il parto in anonimato è un diritto inviolabile delle donne che come spiega il Ministero della Salute è volto a tutelare loro e il loro bambino come individui separati ed entrambi aventi diritto di tutela dalla legge. (Fanpage.it)
La donna si sarebbe giustificata dicendo di essere stata maldestra nella pubblicazione del post che è stato segnalato da un cittadino all'ordine e alla Asl di Bari. «Si è lasciata andare a considerazioni che deontologicamente sono inaccettabili» ha detto ancora Andreula. (Vanity Fair Italia)
Il post, ora rimosso, conteneva anche una foto della neonata oltre ai giudizi personali sulla madre. La donna, però, ha visto quel post così come l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bari, che ha avviato un procedimento disciplinare per accertare eventuali violazioni del codice deontologico. (Demografica | Adnkronos)
(Adnkronos) – A Bari una madre ha lasciato in ospedale sua figlia appena nata. Il post, ora rimosso, conteneva anche una foto della neonata oltre ai giudizi personali sulla madre. (CremonaOggi)
Un post inopportuno, perché violava il diritto alla riservatezza della paziente. (Nurse Times)