Inchiesta dati rubati: sequestrato l'archivio cartaceo del super poliziotto Gallo, indagato il manager Sea Barletta
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nelle carte si cercano riscontri concreti di dossieraggi a danno di personalità politiche. All'ex cda di Leonardo è contestato il concorso in accesso abusivo Anche Pierfrancesco Barletta, ex membro del cda di Leonardo e attualmente vicepresidente di Sea, è indagato nell’ambito dell’inchiesta milanese contro il network di hacker che avrebbe avuto accesso a numerose banche dati istituzionali. Secondo la Dda di Milano, che sta conducendo le indagini in collaborazione con i carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, la Equalize di Milano avrebbe proceduto a dossieraggi illegali a danno di oltre 800mila persone, tra cui molti politici italiani ma anche alcuni oligarchi russi, guadagnando dalla vendita oltre 3 milioni di euro. (Open)
Su altre fonti
L'indagine della Dda di Milano e della Dna sta passando al setaccio il network di presunte cyber-spie che seguiva personaggi di primo piano di vari settori. Oltre a Gallo, arrestati anche Nunzio Samuele Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli, sospesi dal servizio un poliziotto e un finanziere. (Il Mattino di Padova)
La Dda di Milano, che ha guidato l'inchiesta, parla di "pericolo per la democrazia". Secondo gli inquirenti sarebbe stato il braccio operativo di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera e titolare di Equalize, la società di investigazione che svolgeva dossieraggio per i magistrati. (il Giornale)
(in breve D.A.G.), formalmente attiva nella progettazione, produzione, sviluppo e commercializzazione di prodotti software, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di essere uno dei promotori e organizzatori della presunta associazone criminale che fa capo a Equalize, l’agenzia di investigazione milanese al centro dell'inchiesta sugli hacker che hanno operato oltre ottocentomila accessi abusivi nelle banche dati strategiche nazionali. (quotidianodipuglia.it)
La DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Milano ha fatto emergere un sistema di spionaggio senza precedenti ai danni di figure politiche italiane – tra questi Ignazio La Russa (Presidente del Senato), Matteo Renzi (Senatore) e persino il Presidente della Repubblica in carica, Sergio Mattarella – che avrebbe coinvolto nello spionaggio 800.000 persone in tutto. (Geopop)