CGIA - MESTRE * RISCHIO POVERTÀ: «PIÙ ALTO TRA AUTONOMI CHE TRA DIPENDENTI / MAGLIA NERA A CALABRIA (48.8%) / TRENTINO ALTO ADIGE REGIONE PIÙ VIRTUOSA (8,8%)

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agenziagiornalisticaopinione.it ECONOMIA

Sabato 5 aprile 2025 (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// POVERTÀ: MOLTO PIU’ ALTO TRA GLI AUTONOMI CHE TRA I DIPENDENTI Tra tutti i nuclei che hanno come capofamiglia un lavoratore autonomo, il rischio povertà o esclusione sociale è al 22,7 per cento, mentre la quota riferita a tutte le famiglie con alla guida un lavoratore dipendente è decisamente inferiore e pari al 14,8 per cento. (agenziagiornalisticaopinione.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

In un’Italia che si prepara a celebrare il Primo Maggio, la festa del lavoro assume toni amari per milioni di cittadini, soprattutto nel Mezzogiorno. Secondo l’analisi della CGIA di Mestre, la Calabria si posiziona al primo posto tra le regioni italiane per rischio di povertà o esclusione sociale, con una percentuale drammatica del 48,8% della popolazione coinvolta. (CalabriaMagnifica.it)

La quota riferita alle famiglie con alla guida un lavoratore dipendente è decisamente inferiore. La situazione più difficile riguarda i lavoratori autonomi: i fatturati hanno subito delle forti contrazioni e, conseguentemente, la qualità della vita delle partite Iva ha subito un deciso aggravamento. (Telefriuli)

I dati della Cgia di Mestre sul rischio povertà. Il rischio povertà colpisce duro anche in Friuli Venezia Giulia, ma è tra i lavoratori autonomi che la situazione appare più drammatica in tutta Italia. (Friuli Oggi)

Negli ultimi decenni, il calo del potere d’acquisto dei salari ha indubbiamente colpito molti operai e impiegati con bassi livelli contrattuali, ma la situazione per gli autonomi è stata ancora più difficile. (QuiFinanza)

Tale rischio, come riporta la Cgia, è ancora più alto tra i lavoratori autonomi che tra i dipendenti: i fatturati hanno subito delle forti contrazioni e, conseguentemente, la qualità della vita delle partite Iva ha subito un deciso aggravamento. (Il Gazzettino)

Secondo l’analisi, il rischio di trovarsi in condizioni di povertà o esclusione sociale riguarda il 22,7% delle famiglie italiane guidate da un lavoratore autonomo. Una quota sensibilmente più alta rispetto al 14,8% che riguarda le famiglie con a capo un lavoratore dipendente (La Piazza Web)