Roberto Benigni si conferma un oratore dal talento assoluto, ma non è più un "evento"

Roberto Benigni si conferma un oratore dal talento assoluto, ma non è più un "evento" Roberto Benigni su Rai Uno Il vero "Sogno"? Quello di trovarsi nel posto giusto, nella serata giusta, col testo giusto. Roberto Benigni porta in scena uno spettacolo dal tempismo perfetto, una celebrazione assoluta dell’Europa proprio nel giorno in cui Giorgia Meloni attacca alla Camera il Manifesto di Ventotene. Seppur in diretta, Benigni si esibisce in un testo a lungo coltivato, col concepimento che risalirebbe addirittura al 2018, anno in cui l’attore svelò all’Ansa di avere nella testa un programma che raccontasse il sogno di un’Europa unita. (Today.it)
La notizia riportata su altri media
Un introito andato quasi per intero alla Melampo, la casa di produzione che appartiene a Benigni stesso e alla moglie Nicoletta Braschi. È il budget messo a disposizione dalla Rai a Roberto Benigni per portare in scena il suo «Sogno», la lectio magistralis sull'elogio dell'unità europea e la condanna dei nazionalismi portatori di odio. (il Giornale)
Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera, contro lo show di mercoledì su Rai1: «Ma non era TeleMeloni?» (Open)
Roberto Benigni non fa ridere sul Manifesto di Ventotene (Start Magazine)

Caro direttore, devo congratularmi con Vittorio Alfieri per il contenuto (la perfetta ricostruzione degli eventi) e il modo ( la garbata chiamata in causa della presidente del Consiglio, autrice della deliberata strumentalizzazione) con cui ha scritto l’articolo sul “Manifesto”. (Tp24)
"Chiagne e fotte" è una tipica espressione vernacolare napoletana, "piangi e fotti", usata, di solito, per sottolineare e stigmatizzare un tipico atteggiamento umano, opportunista e ipocrita. (Secolo d'Italia)
C’è chi lo chiama servizio pubblico, ma la verità è che si chiama talento. «Mi ricordavo di Ventotene solo per il film di Virzì», diceva un signore, «poi nella stessa giornata sono arrivati Meloni e imbattibile Benigni». (Vanity Fair Italia)