Calo delle nascite, l'appello della SIRU: «È sempre più urgente l’attivazione della Procreazione Medicalmente Assistita nei Livelli Essenziali di Assistenza, che stiamo aspettando dal 2017»

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Vanity Fair Italia INTERNO

«Questo calo di natalità ha gravi conseguenze sull'equilibrio demografico, sul sistema pensionistico e sulla forza lavoro», commenta la professoressa Paola Piomboni, Presidente della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU) guardando ai recenti dati diffusi dall’ISTAT. «Cambiamenti culturali e sociali, come l'aumento dell'età media per la nascita del primo figlio (31,7 anni) e una diminuzione delle nascite da genitori stranieri, riflettono l'instabilità economica e l'assenza di sicurezza lavorativa. (Vanity Fair Italia)

Su altri giornali

Il nostro territorio è quello che nel 2023 ha resistito meglio di tutti al fenomeno dell’inverno demografico registrando sette nati in più rispetto all’anno precedente: 2.232 contro 2.225, lo 0.3% in più. (CremonaOggi)

I nati nelle Marche nel 2023, in tutto 8.797, sono appena il 40% di quanti ne vennero al mondo sessant'anni fa (22.081 nati nel 1964), nella fase più prolifica del baby boom nazionale. Si chiamano per lo più Leonardo e Sofia, i nomi più voga qui come nel resto d’Italia, ma soprattutto sono pochi. (corriereadriatico.it)

Anche questo un primato, ma negativo: siamo a un terzo o poco più rispetto al boom. Nel 2024, ha detto ieri l'Istat, potrebbe andare pure peggio: nei primi sette mesi le nascite sono scese ancora, di 4.600 unità. (il Giornale)

Si è passati dai 4.262 del 1999 ai 2.583 del 2023. Anche questo sta contribuendo allo spopolamento del territorio provinciale, unito - tra l'altro - all'emigrazione e alla diminuzione di stranieri che decidono di fermarsi in provincia. (ilmattino.it)

PALERMO – Le donne siciliane fanno meno figli e li fanno in una età sempre più avanzata. Nel 2023, secondo i dati forniti dall’Istat, il numero dei figli per donna in Sicilia si ferma a 1,3 contro l’1,5 del 1995. (Quotidiano di Sicilia)

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