Calo delle nascite, l'appello della SIRU: «È sempre più urgente l’attivazione della Procreazione Medicalmente Assistita nei Livelli Essenziali di Assistenza, che stiamo aspettando dal 2017»

«Questo calo di natalità ha gravi conseguenze sull'equilibrio demografico, sul sistema pensionistico e sulla forza lavoro», commenta la professoressa Paola Piomboni, Presidente della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU) guardando ai recenti dati diffusi dall’ISTAT. «Cambiamenti culturali e sociali, come l'aumento dell'età media per la nascita del primo figlio (31,7 anni) e una diminuzione delle nascite da genitori stranieri, riflettono l'instabilità economica e l'assenza di sicurezza lavorativa. (Vanity Fair Italia)

Su altri giornali

ROMA — Perdiamo tredicimila nuove creature in un anno e il calo è costante, persino drammatico. (la Repubblica)

I dati Istat relativi al 2023 mostrano come siano nati solo 379.890 bambini, in calo del 3,4% rispetto all’anno precedente. (Sky Tg24 )

Le 17 nascite record che si sono avute in 48 ore all'ospedale di Aprilia la scorsa settimana rappresenta solo un caso fortuito, frutto di diversi fattori – tra cui l'assenza di ospedali nelle città limitrofe – che non va a modificare la tendenza al segno “meno” sul bilancio dell'anno in corso, ma con qualche eccezione di città in cui la natalità non sembra diminuire, anzi. (ilmessaggero.it)

Se gli immigrati non fanno più figli

L'allarme demografico: un record di denatalità dietro l'altro Numeri in regressione sui nuovi nati cristallizzati nel focus dell'Istat sul 2023. (Termoli Online)

Una discesa che parte da lontano, dal 2009, quando il numero di nuovi nati erano 1.324 (il dato più alto degli ultimi 25 anni) e che si è andato assottigliando raggiungendo il primato di oggi, con una diminuzione di 501 unità. (ilmessaggero.it)

Nel 2024, ha detto ieri l'Istat, potrebbe andare pure peggio: nei primi sette mesi le nascite sono scese ancora, di 4.600 unità. E non basta. (il Giornale)