Exor, la controllante della Juve chiude il primo semestre 2024 con i conti in positivo

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Bianconera News ECONOMIA

Buone notizie per la Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, che controlla anche la Juventus. Come riporta Calcio e Finanza, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile di 14,7 miliardi... (Bianconera News)

Ne parlano anche altri giornali

Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha chiuso il primo semestre con un valore netto degli attivi, cioè del patrimonio netto pari a 38,3 miliardi, con un aumento di 2,9 miliardi nel primo semestre del 2024. (la Repubblica)

Il capitale investito nelle partecipazioni, gli investimenti fatti e il riacquisto di azioni proprie pari a 1,1 miliardi Exor hanno portato il patrimonio netto pari a 38,3 miliardi, con un aumento di 2,9 miliardi. (Corriere della Sera)

L'utile prima delle imposte è stato di 14,7 miliardi (di cui 12,1 miliardi non ricorrenti, derivanti dalla differenza tra il valore netto contabile degli investimenti precedentemente consolidati e il loro fair value al 1 gennaio 2024). (La Stampa)

Exor, il patrimonio netto sale a 38,3 miliardi nel semestre. Vola Ferrari ma la quota in Stellantis vale 1,2 miliardi in meno

Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile di 14,7 miliardi di euro (nello stesso periodo del 2023 era stato di 2,157 miliardi), di cui 12,1 miliardi non ricorrenti, derivanti dalla differenza tra il valore netto contabile degli investimenti precedentemente consolidati e il loro fair value al 1 gennaio 2024). (Calcio e Finanza)

, holding quotata su Euronext Amsterdam e controllata dalla famiglia Agnelli, ha comunicato che il NAV ha raggiunto i 38,3 miliardi di euro al 30 giugno 2024, con un incremento di 2,9 miliardi di euro durante il primo semestre del 2024. (LA STAMPA Finanza)

Il rally a Piazza Affari della società di Maranello sostiene i conti semestrali della holding degli Agnelli-Elkann. Al contrario, la partecipazione in Stellantis vale ora 8,3 miliardi contro i 9,5 miliardi di inizio anno. (Milano Finanza)