Polemiche sulla giornata per le vittime degli errori giudiziari: stallo in Parlamento

Polemiche sulla giornata per le vittime degli errori giudiziari: stallo in Parlamento
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Il cammino della proposta di legge per istituire una Giornata nazionale in memoria delle vittime degli errori giudiziari sembra essersi arenato in Parlamento: le forze di opposizione si oppongono e si astengono, scatenando l’ira di Gaia Tortora, la figlia di Enzo Tortora. L’iniziativa, sostenuta da Italia Viva e dal suo capogruppo alla Camera Davide Faraone, mirava a designare il 17 giugno, giorno dell’arresto di Enzo Tortora nel 1983, come data simbolica. (lentepubblica.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

E' polemica sulla legge che dovrebbe istituire la 'giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari' da celebrare il 17 giugno, giorno dell'arresto di Enzo Tortora. Il provvedimento è in discussione alla Camera dei deputati in commissione Giustizia, dove però i partiti faticano a dare il via libera. (Adnkronos)

Il campo, tanto agognato dalla sinistra per farne un vero fronte alternativo al centrodestra, è molto largo. Ma di giustizialismo. “Fate pietà“. È l’amara e sferzante conclusione di Gaia Tortora, figlia di Enzo, sul comportamento del Pd e della sinistra radicale e ambientalista di Avs. (Start Magazine)

Doveva essere una di quelle cosucce infiorate e facili facili, buone a mettere tutti d’accordo: l’istituzione della giornata per le vittime di malagiustizia, da fissare possibilmente il 17 giugno, data dell’arresto di Enzo Tortora, protagonista dell’errore giudiziario più simbolico della storia repubblicana. (L'HuffPost)

Pd, ovvero Perseverare diabolico

La data indicata era il 17 giugno, giorno dell'arresto di Enzo Tortora. Le aspettative, però, sono state deluse. (L'HuffPost)

Un tempo si sarebbe detto, ai responsabili dell’Associazione nazionale magistrati (che è, ripetiamolo, un sindacato corporativo, non un organo dello Stato): ma chi vi credete di essere? Ma chi vi credete di essere se vi mettete a tuonare persino contro la proposta di istituire una giornata per le vittime di errori giudiziari? Ma come, sono state in trent’anni quasi 32 mila le persone che hanno patito una ingiusta detenzione e i magistrati (o chi per loro, saranno stati gli hacker) dicono che questa celebrazione genererebbe “sfiducia” nel confronti della magistratura? Più “sfiducia” di adesso? E che fiducia hanno maturato nei confronti della magistratura le 32 mila persone ingiustamente detenute che si chiedono: ma perché i magistrati non pagano mai, possono fare mille errori senza nessuna sanzione? Sarà una fake news, una burla dei nemici della magistratura, oppure l’accecamento ideologico autolesionista, chissà. (L'HuffPost)

Il Pd che incorre nella comprensibile riprovazione di Gaia Tortora perché pur non all’unanimità (e quando mai?) si è astenuto in merito alla proposta di legge volta a istituire una giornata nazionale in ricordo delle vittime di errori giudiziari, giornata che simbolicamente dovrebbe coincidere con il 17 giugno, ovvero con la data che vide l’arresto di Enzo Tortora… (L'HuffPost)