La funzionaria Atm che clonava biglietti e abbonamenti: le sequestrano conti e villa per 1,2 milioni

L'indagine, cominciata nel 2018, ha portato alla scoperta di un vero e proprio sistema nel quale venivano stampati abusivamente biglietti Atm e poi venduti in nero negli Atm Point dove lavoravano.

Come funzionava la frode dei biglietti Atm. La truffa sarebbe partita nell'estate del 2017 all'interno degli Atm Point, dove viene venduto poco più dell'1% dei biglietti, stampandoli al momento della richiesta in modo che siano automaticamente contabilizzati. (MilanoToday.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Anche Trenord fa sapere che il numero di dipendenti senza pass si mantiene basso: oggi si contavano circa 30 capitreno e macchinisti da sostituire, in linea col dato di venerdì e sabato. Cala la quota di tranvieri e capitreno «no pass» all’interno delle aziende di trasporto lombarde. (Corriere Milano)

Una ex funzionaria dell'Azienda trasporti milanesi (Atm) era a capo di un sistema di commercio abusivo di biglietti e abbonamenti, gestito grazie all'aiuto di molti «dipendenti infedeli». I carabinieri inoltre hanno sequestrato preventivamente beni per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro: una villa e alcuni conti correnti intestati alla donna (leggo.it)

L'indagine. La dipendente, all'epoca dei fatti a capo dell'Atm point della stazione metropolitana Duomo, era stata licenziata nel 2018. Secondo le accuse la donna sarebbe stata l'elemento di spicco di un gruppo di dipendenti infedeli che clonava i biglietti, per poi rivenderli in nero incassando i guadagni (Sky Tg24 )

Venerdì erano infatti 272 i lavoratori che avevano comunicato di non possedere il certificato di avvenuta vaccinazione mentre oggi, secondo quanto riferito dall'azienda, sono meno della metà quindi poco più che un centinaio. (La Repubblica)

Per il loro business illegale i dipendenti Atm, guidati dalla dirigente, fingevano un malfunzionamento della stampante dei biglietti mandandone così in scarto una certa quantità, che il sistema riteneva appunto difettosa e quindi non contabilizzava. (IL GIORNO)

La funzionaria, stando alle indagini, aveva creato un sistema che sfruttava due canali principali: la vendita in nero e i falsi rimborsi. Tutti quei biglietti però erano stampati in nero, cioè biglietti regolari (che permettevano di passare i tornelli) ma sottratti alla contabilizzazione. (Corriere Milano)