Autopsia su ragazza morta durante rinoplastica. Studio medico non autorizzato

Autopsia su ragazza morta durante rinoplastica. Studio medico non autorizzato Indagini sulla morte di Margaret Spada, la ragazza di 22 anni vittima di un intervento di rinoplastica. Lo studio medico a cui la giovane si era rivolta non aveva l’autorizzazione. Due gli indagati. Servizio di Beatrice Bossi. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

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Sarà l'autopsia, effettuata al policlinico romano di Tor Vergata, a chiarire con esattezza le cause della morte di Margaret Spada, la 22enne originaria del Siracusano che ha perso la vita in seguito di un intervento di rinoplastica parziale. (Sky Tg24 )

Marco Antonio Procopio, il chirurgo che ha eseguito l’intervento estetico sulla giovane siciliana deceduta il 7 novembre, ha uno studio anche a Latina, presso la Torre Pontina, come lui stesso sottolinea quando sponsorizza il suoi centri, scrivendo che di un medico vanno valutati «numerosi fattori, uno dei principali è valutare e considerare i lavori svolti dal medico, che siano in linea con il vostro canone estetico. (latinaoggi.eu)

L’intervento di rinoplastica parziale sarebbe costato poco meno di 3mila euro ed era stato prenotato in estate. La ragazza, originaria del siracusano, è morta durante un intervento di rinoplastica in un ambulatorio di un centro medico di via Cesare Pavese a Roma. (Il Caffè.tv)

Il dolore dei genitori di Margaret: “Mai più vittime come lei”. L’amica: era la sua prima anestesia

Martina Veneruso, 26 anni, studentessa di Scienze motorie e istruttrice in provincia di Forlì Cesena, racconta sconvolta la sua esperienza di rinoplastica nello studio medico Procopio, ora al centro di un’indagine per omicidio colposo. (ilmessaggero.it)

Nato in Brasile, 32 anni, Marco Antonio Procopio si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'università di "Vasile Goldis" di Arad, in Romania. Chi è Marco Antonio Procopio (Tiscali Notizie)

Parole affidate al legale di famiglia, Alessandro Vinci, che suonano come un duro atto d’accusa contro i medici che avrebbero dovuto assistere una ragazza di 22 anni. Dopo l’autopsia, riporteranno la loro Margaret in Sicilia. (La Repubblica)