Urso cerca la sponda tedesca per affossare il Green deal

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LA NOTIZIA ECONOMIA

Urso cerca alleati in Ue per tentare di rallentare il Green deal nel settore dell'auto: la prima sfonda, ma solo parziale, è quella tedesca. Anticipare la revisione del Green deal nel settore auto e posticipare la transizione alla mobilità elettrica. Sono questi i due obiettivi di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che in questi giorni sta cercando sponde a Bruxelles per provare almeno a rallentare il processo verso una mobilità sostenibile nel settore dell’automotive. (LA NOTIZIA)

Se ne è parlato anche su altri media

I settori su cui si potrebbe investire nel 2025 secondo Forrester: Quantum Security La sicurezza quantistica sta diventando sempre più centrale per la protezione dei dati e delle infrastrutture digitali. (Proiezioni di Borsa)

"Il rischio concreto che corre il settore automobilistico e' la scomparsa di interi segmenti industriali e la distruzione numerosa di posti di lavoro. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo intervento al Consiglio Competitività. (Italia Oggi)

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha partecipato oggi al Consiglio Competitività dell’Unione Europea, a Bruxelles. Nel suo intervento, il ministro ha presentato ai colleghi europei le linee guida della proposta italiana per una nuova politica industriale europea, in linea con le indicazioni del report Draghi, che sarà formulata in un ‘non-paper’ con gli altri Paesi che condividono i contenuti della proposta italiana. (Energia Oltre)

". (Tiscali Notizie)

Lo ha detto chiaramente il sottosegretario all'Economia tedesco, Sven Giegold, al suo arrivo al Consiglio Ue Competitività a Bruxelles. (EuropaToday)

L’Italia trova subito una sponda nella Germania sul fronte del futuro dell’auto e delle regole europee. Il ministro della Transizione Energetica tedesco, Robert Habeck, appoggia la richiesta italiana di rivedere in fretta i parametri sulle emissioni di CO2 delle auto, anticipando l’operazione dal 2026 alla prima metà del 2025. (Rinnovabili)