E' morto lo scrittore Pietro Citati

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Incomincia la sua carriera di critico letterario collaborando a riviste come Il Punto - dove conosce Pasolini - L'approdo e Paragone.

Scrittore poliedrico, si è cimentato con successo nella saggistica e nella biografia letteraria di grandi scrittori

A dare la notizia è stata la Repubblica, di cui è stato una delle firme più importanti.

Dal 1973 al 1988 è critico letterario del Corriere della Sera; dal 1988 al 2011 de la Repubblica; dal 2011 al giugno 2017 scrive recensioni letterarie per il Corriere della Sera. (La Provincia di Cremona)

La notizia riportata su altri media

Si laureò in Lettere moderne all'Università di Pisa, come allievo della Scuola Normale Superiore, poi cominciò la sua carriera di critico letterario collaborando con diverse riviste, fra cui Il Punto, L’Approdo e Paragone. (Vanity Fair Italia)

Nato a Firenze il 9 febbraio 1930, nella sua lunga riflessione ha spaziato da Omero a Proust, da Leopardi a Goethe, da Manzoni a Kafka. I grandi miti nella storia del mondo' (1996); 'La collina di Brusuglio: ritratto di Manzoni' (1997); 'L'armonia del mondo: miti d'oggi' (1998); 'La mente colorata: Ulisse e l'Odissea' (2002); 'Israele e l'Islam: le scintille di Dio' (2003); 'Pagine stravaganti di Pietro Citati' (2005); 'La morte della farfalla: Zelda e Francis Scott Fitzgerald' (2006); 'La malattia dell'infinito' (2008); 'Leopardi' (2010); 'Il Don Chisciotte' (2013); 'I Vangeli' (2014) (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Citati scrittore, le opere che lascia in eredità. Un grande osservatore della letteratura, amante di tantissimi autori in particolare, Pietro Citati ha scritto diversi testi diventati poi molto importanti per la letteratura italiana Oggi il mondo della letteratura piange un vero mito del nostro Paese: Pietro Citati è venuto a mancare, aveva 92 anni, ma alle sue spalle lascia un’eredità davvero importante. (Nanopress)

“Non è più possibile continuare a pagare i professori delle medie e dei licei, che devono tornare ad essere un’élite, con gli stipendi di oggi. Ma so ugualmente bene che, in Italia, quando bisogna sprecarli, i soldi ci sono sempre”, ha scritto in conclusione dell’articolo Citati (Tecnica della Scuola)

A dare la notizia è stata la Repubblica, di cui è stato una delle firme più importanti. Dal 1973 al 1988 è critico letterario del Corriere della Sera; dal 1988 al 2011 de la Repubblica; dal 2011 al giugno 2017 scrive recensioni letterarie per il Corriere della Sera. (Gazzetta di Parma)

Nel 1984 ha vinto il premio Strega con la biografia Tolstoj. Lo annuncia il sito di Repubblica, di cui è stato a lungo una delle firme più autorevoli. (Avvenire)