«Caro-gas: servono soluzioni subito o aziende saranno a rischio»

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Il rischio di deindustrializzazione diventa più concreto per l’Italia a causa dell’alto costo dell’energia? «Sì», risponde Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia area Centro. «Se non diamo alle imprese certezze sul fatto che le cose gradualmente miglioreranno, allora sì, molte attività sono destinate a spegnersi». Sul «che cosa fare» Caiumi ha le idee chiare. «Il primo punto è agire in Europa perché si arrivi a trattare le forniture di gas appunto a livello europeo, come si è fatto durante il Covid per le mascherine, e come auspicato da Mario Draghi nel suo rapporto — incoraggia l’imprenditore —. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Un inverno particolarmente rigido quello che si sta palesando in Piemonte e che porta a considerare con preoccupazione anche i costi del riscaldamento, sia per le famiglie che per le imprese. Nelle ultime settimane il mercato del gas naturale è tornato ad aumentare superando il tetto dei 50 euro al Megawattora, un limite che non veniva sfiorato da quindici mesi a questa parte. (newsbiella.it)

Attualmente i livelli di stoccaggio sono al 72% in Europa e al 78% in Italia. Il rialzo è legato allo stop ucraino al transito russo, sebbene le autorità europee assicurino sulla sufficienza delle scorte. (Radio Radio)

La bolletta del gas potrebbe aumentare in media fra il 9 e il 10 per cento nel 2025. È Stefano Besseghini a dare un ordine di grandezza ai rincari del metano, spinti da tensioni geopolitiche sempre all’ordine del giorno – Ucraina e Medio Oriente in testa – e dagli speculatori in agguato. (la Repubblica)

Caro bollette, Confesercenti: 'Con le tensioni sull'energia, rischio di inflazione doppia rispetto all'anno scorso'

Le bollette del gas e della luce stanno salendo sulla scia dell'aumento dei prezzi internazionali. Sono le conseguenze degli allarmi sulle conseguenze dello stop al gas russo in seguito alla scadenza del contratto firmato con l’Ucraina alla fine del 2019 e probabilmente delle conseguenti speculazioni sui mercati internazionali. (ilmessaggero.it)

Il mercato libero, infatti, ha attualmente le migliori tariffe che potrebbero, però, subire i futuri rialzi delle quotazioni internazionali dell’energia. Chi, invece, ha optato per un contratto a prezzo variabile, godrà di offerte migliori, con aumenti dello 0,55% rispetto al mese di dicembre. (Frosinone News)

I prezzi a dicembre, lo ha confermato l'Istat, si sono mantenuti sostanzialmente stabili sul mese precedente e il 2024 è stato un anno di rientro dell'inflazione, scesa nella media annua all'1%... (Virgilio)