Glauco Mauri: un gigante del palcoscenico, al cinema in pochi ma memorabili ruoli
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Nel fine settimana, alla vigilia del suo debutto al teatro Vascello con De Profundis, ci ha lasciato Glauco Mauri. Un gigante sul palcoscenico, apparso anche in pochi ma memorabili film, da Profondo Rosso a Ecce Bombo. Fu anche doppiatore. (ComingSoon.it)
Su altre testate
«Recitare è forse uno dei mestieri più belli del mondo, perché arricchisce attori e pubblico. (ilmattino.it)
con i quali non aveva mai perso i contatti, avendo insieme respirato l’aria che non si dimentica. D’estate tornava sempre a Pesaro, per trascorrere un periodo completamente dedicato alla madre che amava teneramente, e anche agli amici di infanzia. (articolo21)
Per lui un amore per il teatro incondizionato e totale: «Amo l'arte per la vita e non mi interessa molto l'arte per l'arte, la cosa bella è stata che il teatro e la vita si sono incontrati, sono diventati una cosa sola, io non ho portato il teatro nella mia vita, ho portato la mia vita nel teatro», avrebbe raccontato. (L'Unione Sarda.it)
Avere Glauco Mauri in cartellone voleva dire avere un tutto esaurito assicurato. (La Provincia di Cremona e Crema)
Di Giacomo Martini (Report Pistoia)
In settant'anni di palcoscenico, centinaia di repliche e in modi così penetranti e unici, Mauri per molti non solo è stato, ma sarà sempre Lear, Vania, Edipo, e poi Prospero e Martino Lori, Fauste Hamm. (il Giornale)