Ford taglia 4.000 posti in Europa: non si vendono auto elettriche

Ford ha annunciato un piano di riduzione della forza lavoro che coinvolgerà 4.000 dipendenti in Europa entro il 31 dicembre 2027, pari al 14% del totale europeo. La decisione è motivata dalla domanda in calo per le auto elettriche e dalla crescente pressione economica, regolatoria e competitiva. I tagli, parte di una riorganizzazione per rendere l’azienda più competitiva, colpiranno principalmente Germania , Regno Unito e altre nazioni del continente. (Quotidiano Motori)

La notizia riportata su altre testate

Stando a quanto racconta Automotive News Europe sarà la Germania il Paese maggiormente colpito, con un taglio di ben 2.900 posti di lavoro. GERMANIA LA PIÙ COLPITA DAI TAGLI (HDmotori)

Questa decisione riflette le sfide globali che l’industria delle quattro ruote sta affrontando, compresa la difficile transizione verso i veicoli elettrici e l’intensificarsi della competizione, soprattutto da parte dei produttori cinesi. (Nicola Porro)

Il corrispondente eterno da Bruxelles, una cariatide che ci diletta da decenni con articoli in cui si fa portavoce del politichese in grado di seppellire valori e ideali europei, sostenitore dell’austerità e dell’agenda Draghi, di tutti i madornali errori commessi da una organizzazione internazionale piegata dalle logiche di potere, ci spiega ancora una volta quale sia il bene da perseguire. (Il Giornale d'Italia)

Crisi del settore automobilistico, Volkswagen e Ford annunciano tagli

Il motivo? Le sue auto elettriche vengono vendute davvero poco, in un contesto generalizzato di domanda di full electric in calo. Per giunta, senza l’aiuto di incentivi statali (Italia e Germania per prime), e con una rete infrastrutturale di punti di ricarica ancora deficitaria su larga scala. (Autoappassionati.it)

La scure dei licenziamenti si abbatterà presto su Ford Europa, pronta a mandare a casa 4 mila dipendenti entro la fine del 2027. Ciò, secondo l’azienda, servirà “per creare una struttura più competitiva in termini di costi e per garantire la sostenibilità a lungo termine e crescita del proprio business in Europa”. (Il Fatto Quotidiano)

Volkswagen sta affrontando un momento critico, con il costo della manodopera in Germania che rappresenta un problema significativo. Secondo un documento interno, la percentuale dei ricavi destinata al personale è scesa dal 18,2% nel 2020 al 15,4% nel 2023, ma resta superiore a quella di concorrenti come BMW, Mercedes e Stellantis. (Scenari Economici)