Sharon Stone a Torino parla di «quel problema chiamato vagina», «la ragione per cui la prima causa di morte per le donne sono gli uomini»

«Nel corso della storia le donne hanno aiutato le altre ed è per quello che siamo sopravvissute finora, ma è arrivato il momento in cui gli uomini per bene si uniscano a noi e comincino ad ammettere che molti dei loro amici sono violenti, pericolosi e vanno tenuti lontani. Un attore comico ha detto: “Ho chiesto a una ragazza di uscire con me a cena e lei ha accettato. Una scelta molto coraggiosa la sua visto che prima causa di morte per le donne sono uomini, mentre per gli uomini sono i problemi cardiaci». (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altre testate

Tutti pazzi per Torino: anche Sharon Stone a Torino per il 42TFF è entusiasta della cittá, «incredibilmente piena di arte e cultura e cibo e naturalmente è l'Italia, non può esserci nulla che non vada» dice sul red carpet. (Corriere della Sera)

Parata di attori sul red carpet del festival torinese. Da Angelina Jolie a Sarah Jessica Parker, ecco tutti i beauty look dei grandi divi del cinema internazionale (Vanity Fair Italia)

"Per C'era una volta in America feci più provini, ma non mi presero perché avevo le tette troppo grandi. Per Mel Gibson, invece, ero troppo vecchia per recitare con lui". Sharon Stone è un fiume in piena che non ha paura di dire quello che pensa o svelare retroscena che potrebbero metter in imbarazzo colleghi dal comportamento non proprio irreprensibile o elegante. (Movieplayer)

Matthew Broderick sul red carpet del Torino Film Festival con la moglie Sarah Jessica Parker

Sharon Stone lo ha imparato a sue spese nel momento di maggior successo, dopo Casino di Martin Scorsese per cui la diva di Basic Instinct ottenne l’unica candidatura agli Oscar. Non c’è gusto a Hollywood a essere intelligenti. (Corriere della Sera)

Dalla cerimonia in apertura in avanti, ecco tutti gli outfit del Torino Film Festival. Con i nostri commenti, i nostri voti (e la possibilità di dire la vostra) (Vanity Fair Italia)

Uno dei titoli scelti per la retrospettiva che rende omaggio a Brando, la cui immagine è stata scelta come simbolo di questa 42esima edizione del festival, in occasione del centenario dalla nascita e del ventennale dalla morte del grande attore (Vanity Fair Italia)