Giulia Tramontano, la sorella Chiara: "Difesa Impagnatiello è offensiva"

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Lo sfogo della parente della 29enne uccisa a Senago: "Come vederla morire una seconda volta" “Per i familiari di Giulia presenti in aula ieri, assistere al processo per il suo omicidio è stato come vederla morire una seconda volta. Le parole della difesa sono risuonate offensive e insensibili, definendo l’atroce atto compiuto dall’assassino come un ‘grave gesto’ ù come se si trattasse di un banale errore, una marachella, e non di un crimine efferato. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altre fonti

Usa – Shock e orrore nella contea di Lancaster, in Pennsylvania, dove si è registrato un brutale femminicidio con alla base motivazioni assurde. Un uomo dei 49 anni ha ammazzato la fidanzata a coltellate perché non gradiva il suo nuovo taglio di capelli. (Frosinone News)

Tutti ascoltano la magistrata quando inizia a raccontare «il viaggio nell’orrore» che ci mostra «la banalità del male. Nessuno può vederlo, il «burrone» sul quale la pm Alessia Menegazzo invita tutti ad affacciarsi, in quest’aula così affollata da sembrare stretta e piccola. (La Repubblica)

Così l’avvocato Giovanni Cacciapuoti, legale di parte civile della famiglia Tramontano, al termine dell’udienza odierna in Corte d’Assise, dopo essersi associato alla richiesta di condanna all’ergastolo formulata dalla procura di Milano. (Il Fatto Quotidiano)

Omicidio Tramontano, la sorella Chiara contro la difesa di Impagnatiello: "Quale può essere la pena giusta per uno così?"

"Per i familiari di Giulia presenti in aula ieri, assistere al processo per il suo omicidio è stato come vederla morire una seconda volta". (IL GIORNO)

“Le parole della difesa sono risuonate offensive e insensibili, definendo l'atroce atto compiuto dall'assassino come un 'grave gesto’, come se si trattasse di un banale errore, una marachella, e non di un crimine efferato. (Luce)

Anche ieri erano seduti nei primi due banchi dell’aula della Corte d’Assise di Milano, a ripercorrere con la pm Alessia Menegazzo e la procuratrice aggiunta Maria Letizia Mannella quel “viaggio nell’orrore” che ha stravolto per sempre le loro vite. (La Stampa)