Concessioni, oggi l’incontro tra l’assessore Mascia e il sindacato dei balneari
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Si è svolto questa mattina l’incontro tra l’assessore al Demanio Marittimo del Comune di Genova Mario Mascia e i rappresentanti del sindacato dei balneari, incontro durante il quale è stato fatto il punto sul decreto del Governo Meloni appena pubblicato in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistiche e ricreative e sulla procedura comparativa per l'assegnazione delle concessioni che il Comune di Genova è stato il primo capoluogo in Italia ad impostare. (www.comune.genova.it - le notizie in Comune)
Se ne è parlato anche su altri media
Dopo avere promesso di escludere gli stabilimenti dalla direttiva Bolkestein (sono ancora freschi nella memoria i passionari interventi della leader di Fratelli d’Italia a difesa della categoria), l’esecutivo di centrodestra ha partorito una norma debole e pasticciata, che introduce una finta proroga fino al 2027 (a discrezione dei Comuni che potranno anche non usufruirne) e degli indennizzi inadeguati (basati solo sugli investimenti non ammortizzati degli ultimi cinque anni, un periodo in cui i concessionari non hanno investito proprio a causa della scadenza delle concessioni), per poi disciplinare le gare senza sufficienti riconoscimenti per chi ha sempre svolto questo lavoro. (Mondo Balneare)
Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, sottolineando che la cooperazione con Roma proseguirà affinché la riforma diventi effettiva con "le nuove procedure di gara entro la scadenza del 2027". (ilmessaggero.it)
Serve invece una riforma organica che le salvaguardi, dal momento che sono il frutto dell’attività e del sacrificio di migliaia di famiglie e onesti lavoratori che hanno costruito un modello di balneazione efficiente e di qualità, un successo che tutto il mondo ci invidia. (LA NAZIONE)
Quinto Fabio Massimo cunctando restituit rem, salvò lo Stato temporeggiando. Ma si trattava del temporeggiatore, cunctator, per eccellenza. Vale lo stesso per il problema infinitamente minore dei balneari? Ultim'ora news 5 settembre ore 20 (Milano Finanza)
I balneari si sentono traditi dal governo: nei mesi passati era stato promesso loro di tener fuori questo settore all’applicazione della direttiva Bolkestein mentre in realtà, con la riforma appena varata dal Consiglio dei ministri, avviene l’esatto contrario. (La Stampa)
Sulle spiagge venete è la domanda che oggi si fanno tutti gli operatori e gli addetti ai lavori del settore: e adesso, alla luce del decreto sui balneari partorito mercoledì a Roma pare con il sostanziale avallo dell’Unione Europea, che succede per le gare che si sono già svolte in regione e che hanno messo a bando buona parte delle aree attrezzate sul litorale? Preso atto dei contenuti del testo e al netto di estemporanee interpretazioni, sindaci e funzionati del Comuni della costa veneta hanno tirato più di un sospiro di sollievo: le gare avviate in Veneto sotto l’ombrello della legge regionale 33 possono proseguire regolarmente senza essere annullate o interrotte. (ilgazzettino.it)