Borghi: «Inter come bottiglia di vino pregiato. Sul fondo un filo da evitare!»

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Inter-News ESTERI

Stefano Borghi ha parlato della sconfitta dell’Inter contro il Bayer Leverkusen per 0-1, sottolineando come ciò possa essere utile per superare un limite visto fin qui dai nerazzurri. IL RAGIONAMENTO – Stefano Borghi si è così espresso a Sky Sport sull’ultimo step che l’Inter deve compiere per entrare nell’Olimpo dei top club a livello internazionale: «L’Inter è sicuramente una bottiglia di vino pregiato. (Inter-News)

Su altre fonti

Una legge sull’Autonomia sostenuta e spinta con furore identitario da un partito (la Lega), maldigerita dagli altri due partiti di governo (Fratelli d’Italia e Forza Italia) si trascinerà dietro per mesi l’incognita del referendum. (La Stampa)

Perché l’occasione, il brindisi natalizio coi dipendenti di Palazzo Chigi, si prestava a ben altro umore. Quella frase, pronunciata a mezza bocca, deve essere suonata rivelatrice. (Il Fatto Quotidiano)

Questo ora è scritto in una sentenza della Consulta e la Cassazione ha aperto le porte al definitivo smantellamento della normativa vigente. Non si tratta più solo di abrogare una brutta legge, ma di affermare in positivo un regionalismo che sia costituzionalmente orientato. (il manifesto)

Dopo il via libera della Cassazione, in maggioranza si fa affidamento sull'astensionismo a Sud e le urne vuote al Nord. Ma il governo andrà "avanti comunque", perché "il destino dell'esecutivo non è legato alle riforme" (Adnkronos)

La Suprema corte ha deciso ieri mattina, bocciando solo i quesiti contro l’autonomia differenziata presentati dalle regioni e ammettendo tutti gli altri, compreso appunto quello che chied… La Cassazione dà l’ok, in primavera potremo essere chiamati a votare su ben sei referendum diversi – a cominciare da quello contro l’autonomia differenziata – se anche la Consulta a gennaio dirà il suo sì. (La Stampa)

Con tutti i “se” sulla possibilità di raggiungere il quorum del 50% di votanti, sempre più difficile vista la crescita esponenziale dell’astensionismo, saranno sei i quesiti su cui gli italiani saranno chiamati a esprimersi: non solo il referendum sull’autonomia differenziata di Calderoli, quello che vede unito per il sì (all’abrogazione) un vastissimo fronte politico e sociale, da Rifondazione ai renziani, e che rappresenta il nodo più ostico per il governo Meloni. (il manifesto)