Gimbo Tamberi, l’oro delle Marche. Nuovo testimonial della Regione: “A Parigi per sorprendere ancora”

Salta ancora più in alto, Gimbo, e portaci lassù con te, a toccare il cielo. Il cielo di Parigi, il cielo delle Marche. In fondo, dove vivono i sogni l’azzurro è sempre lo stesso, un colore come divisa. L’Italia, le Olimpiadi, l’asticella della vita (“le sfide sono la cosa più bella che possa metterci davanti”), la terra del cuore, da Ancona a Pesaro e Macerata, e giù fino a Fermo, Ascoli e ai Sibillini che fanno a gara per toccare le stelle. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

Le Marche a Parigi, in mondovisione, sulle spalle di Gimbo. Sfileranno prima di tutti alle Olimpiadi, con il portabandiera made in Ancona. (corriereadriatico.it)

La voglia di rivincita. Spesso le più grandi imprese hanno questo come carburante, come fiamma primitiva. (Men's Health)

Il portabandiera della delegazione italiana alle Olimpiadi di Parigi, pluricampione di salto in alto 100% made in Marche, sarà il testimonial della nostra regione per due anni. Prenderà il posto di Roberto Mancini, l’ex ct azzurro e ora dell’Arabia Saudita, caduto in disgrazia (e nell’anonimato) dopo le dimissioni dalla panchina tricolore dello scorso agosto. (corriereadriatico.it)

Scherma, Olimpiadi 2024. Tommaso Marini sfida la storia. Diventerà il primo ‘Campione di tutto’ nel fioretto?

Si avvicina l'appuntamento olimpico per Tamberi che rassicura sulle sue condizioni fisiche: "Sto molto meglio, mai preparato così bene una gara". E punta il secondo oro: "Quello che sto rincorrendo è un qualcosa di veramente unico che sarà difficilissimo da raggiungere perché non c'è mai riuscito nessuno nella storia" (Sky Sport)

La decisione di fare di Gianmarco Tamberi il nuovo testimonial delle Marche (non solo per i social) ha raccolto solo consensi nella sua terra. Un coro unanime di sì. (corriereadriatico.it)

Potrà sembrare incredibile, ma nel fleuret nessuno che abbia trionfato in ambito iridato nell’anno pre-olimpico è poi riuscito a confermarsi quando si tirava per la medaglia più ambita. (OA Sport)