"Sapiens - Un solo pianeta"

Più informazioni:
Maltempo Morti sul lavoro

Venti anni fa lo tsunami in Indonesia, la più grave catastrofe naturale dell’ultimo secolo con 230.000 morti. Può accadere ancora? E da allora si è imparato qualcosa? Perché la maggior parte delle vittime furono fra turisti e abitanti delle coste e non fra le popolazioni aborigene? La tecnologia può aiutare a prevenire gli effetti degli tsunami? E come proteggersi? Sono alcuni degli interrogativi al centro della puntata di "Sapiens - Un solo pianeta" intitolata “Apocalisse tsunami”, in onda sabato 21 dicembre alle 21.05 su Rai 3. (Rai Storia)

Se ne è parlato anche su altre testate

«Vedevo, questo sì, il livello dell’acqua che continuava ad alzarsi. Poi, considerando che non c’era nemmeno una nuvola, ci siamo resi conto, tutti, che quella non era acqua piovana. (Corriere del Ticino)

Il 25% delle vittime sono bambini. Ovunque lo stesso scenario: la spiaggia che all'improvviso si scopre, il mare che si ritrae lasciando pesci boccheggianti e un silenzio inconsueto. (Vanity Fair Italia)

Teizo Terasaka e la moglie Keico seduti su ciò che resta della loro casa a Rikuzentakata nella prefettura giapponese di Iwate - Ansa (Avvenire)

Tsunami nell’Oceano Indiano nel 2004: il medico legale racconta le scene da olocausto

La nuova puntata di "Sapiens - Un solo pianeta" ha come titolo "Apocalisse tsunami": tema centrale è il devastante tsunami del 26 dicembre 2004, che colpì l’Oceano Indiano provocando circa 230.000 vittime, rendendolo la più grave catastrofe naturale dell'ultimo secolo. (Today.it)

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 si è verificata alle ore 21:32:52 del 25 dicembre 2024 con epicentro localizzato nei pressi di Sora (FR) nella regione Lazio. Il sisma si è verificato a una profondità nel sottosuolo (ipocentro) di 13.5 km. (Meteo Italia)

“Montagne di cadaveri come effetto di bombe atomiche, scene che evocavano l’olocausto. Fu di una potenza inaudita la scossa sismica del 26 dicembre 2004. Il numero delle vittime dello tsunami saliva di minuto in minuto, impossibile tenere il conto ma avevamo un compito: dare un’identità a quei corpi”: è il racconto all’Ansa di Carlo Maria Oddo, medico legale dell’Arma dei Carabinieri, oggi generale di Brigata, inviato a Phuket per identificare le vittime italiane. (MeteoWeb)