Netanyahu: «Monitoriamo la Siria, difendiamo gli interessi di Israele»
Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in visita oggi insieme con il Ministro della Difesa Israel Katz alla base di reclutamento di Tel Hashomer. «Siamo qui con i nuovi arruolati nella brigata corazzata. C'è un grande aumento nel reclutamento. C'è un'enorme energia, e questa energia appartiene alla generazione della vittoria, noi vinceremo», ha dichiarato. (Corriere del Ticino)
Ne parlano anche altre testate
Un Osservatorio di guerra siriano ha affermato che attacchi israeliani al confine tra Libano e Siria hanno ucciso due soldati, mentre il Libano ha segnalato un'altra vittima degli ultimi raid di frontiera dopo l'annuncio della tregua tra Hezbollah e Israele (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Poiché la poltrona di capo è riservata a una figura… Mahmoud Komati, 71 anni, ex ministro libanese per gli Affari parlamentari, è il vice capo del consiglio politico di Hezbollah. (la Repubblica)
Di fronte alla fulminea accelerazione della guerra civile in Siria, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri ha evocato «il rischio di un collasso migratorio». L’Europa teme un altro “ritorno della storia”. (Liberoquotidiano.it)
Ma ora il conflitto è ricominciato anche in Siria, e i profughi non sanno più cosa fare e dove andare. La più grande crisi di rifugiati del nostro tempo è in atto tra Siria e Libano, nella striscia di Gaza, in larghe parti del Nord Africa. (ilmessaggero.it)
Si apre il fronte siriano. Si apre in un momento in cui erano ridotte, almeno in parte e momentaneamente, le pressioni sull'Iran. Effetto della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi, storicamente sostenuti dalla Repubblica Islamica, come Hamas contro cui Israele combatte da oltre un anno nella Striscia di Gaza. (Adnkronos)
La guerra civile siriana si sta riaccendendo con i continui raid israeliani, oltre 116, contro le basi iraniane in Siria degli ultimi mesi. (Fanpage.it)