Zelensky al summit di Budapest, stretta di mano con Orban

Approfondimenti:
Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Budapest per il vertice della Comunità Politica europea. Zelensky è stato accolto dal premier ungherese Viktor Orban, con il quale si è stretto la mano davanti alle telecamere. "Parlo dopo la riunione", ha spiegato ai cronisti il presidente ucraino. La sua presenza è una prassi alle riunioni della Comunità Politica europea anche, nel caso del vertice di Budapest, qualche dubbio sul suo arrivo era aleggiato viste le posizioni di Orban sulla guerra in Ucraina (Il Piccolo)

La notizia riportata su altre testate

Zelensky ha sempre bocciato ogni ipotesi relativa a sacrifici territoriali dell'Ucraina per porre fine al conflitto. Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, ribadisce la propria totale opposizione ad aperture alla Russia. (Adnkronos)

I beni detenuti all'estero e congelati alla Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina appartengono a Kiev, che deve rimediare agli immensi danni provocati da Mosca. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando ieri a Budapest nel summit dell'Epc, che si tiene allo stadio Puskas. (La Stampa)

BUDAPEST. Viktor Orban li ha accolti uno a uno con il sorriso fiero del padrone di casa che da ieri sta festeggiando il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. (La Stampa)

Putin apre al nuovo Trump. Zelensky cerca lo scudo Ue

Ad accoglierlo a Budapest è arrivato per primo Viktor Orban. La preoccupazione di Kiev per una riduzione dell’impegno degli Stati Uniti nel sostegno economico e militare al Paese nella sua guerra contro la Russia è innegabile: anticipata prima del voto, ora si è fatta concreta nelle parole di Zelensky. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo Viasna, nell'ultima settimana sono state arrestate oltre 100 persone, molti dei quali sono stati collegati a chat di quartiere online, che le autorità hanno recentemente etichettato come "estremiste" e accusate di far parte di una cospirazione. (Sky Tg24 )

Le dichiarazioni dei presenti, più o meno abbottonate, lasciano intendere che nessuno sappia davvero realmente cos'abbia in testa di fare The Donald; tanto sul sostegno militare a Kiev quanto sui dazi all'Ue, e soprattutto come voglia relazionarsi col Cremlino. (il Giornale)