Missili a Zelensky, Pd e Avs divisi. Si spacca anche il centrodestra
La politica estera, in particolare il giudizio sulla commissione Ursula bis e il sostegno militare all’Ucraina, resta il tallone d’Achille del fronte progressista. Mercoledì la spaccatura in aula a Strasburgo sul nuovo governo Ue, col Pd a favore (tranne Marco Tarquinio e Cecilia Strada) mentre M5S e Avs hanno detto no. Ieri il replay sull’ennesima risoluzione di sostegno a Zelensky. Dove le divisioni sono state ancora più frastagliate e hanno riguardato anche la piccola delegazione di Avs. (il manifesto)
Su altri media
Dal punto di vista economico e anche militare. Una maggioranza piuttosto netta in cui, come sp… (la Repubblica)
"Il sogno dell'Europa si estende ai Balcani occidentali, all'Ucraina, alla Moldavia e oltre .... Ho visto e abbiamo visto l'impegno dei Balcani occidentali a riformarsi, a crescere a prepararsi a entrare nell'Unione Europea. (L'Unione Sarda.it)
L'appello di Josep Borrell: «Non dobbiamo nascondere i costi della guerra, ma i governi Ue ora decidano cosa fare» (Open)
Italiani in ordine sparso al Parlamento europeo sull’ennesima risoluzione che ribadisce il sostegno militare all’Ucraina. Stavolta esortando gli Stati membri a fornire a Kiev anche missili a lungo raggio per contrastare l’aggressione di Mosca. (La Stampa)
Nella risoluzione a cui i gruppi stanno lavorando tutto questo è scomparso”. “Questa è la terza volta che votiamo sull’Ucraina dall’inizio di questa legislatura. (Il Fatto Quotidiano)