Sanità, le Usl venete sulla vetta d'Italia: a Vicenza il servizio migliore
Dopo il secondo posto, alle spalle dell’Emilia Romagna, conquistato a luglio nel monitoraggio della qualità dei Livelli essenziali di assistenza condotto dal ministero della Salute, ora il Veneto mette la freccia e sorpassa il resto d’Italia nella valutazione delle migliori performance riguardanti le singole aziende sanitarie tracciata per la prima volta da Agenas, l’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Sono i risultati della valutazione sulla performance delle aziende sanitarie svolta da Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, presentati giovedì 28 novembre ad Arezzo nell’ambito del Forum Risk Management. (AUSL Bologna)
Niente di nuovo da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Nel nuovo rapporto pubblicato ieri in occasione della diciannovesima edizione del Forum sul risk management nella sanità, in conclusione oggi ad Arezzo, la cartina dell’Italia si tinge quasi interamente di verde al nord, passa poi all’arancione nel centro e vira al rosso a sud. (il manifesto)
Sono cosciente come vi siano ancora margini di miglioramento rispetto alle difficoltà incontrate dagli utenti che frequentano i nostri servizi. “Desidero dedicare questo grande risultato, che fa onore a noi e al territorio, a tutti i professionisti che con spirito di appartenenza e abnegazione lavorano ogni giorno per soddisfare i bisogni di salute dei cittadini; e a chi ci è vicino e ci sostiene. (LaGuida.it)
Il rapporto Agenas sulle Aziende Sanitarie italiane, relativo all’anno 2023, che colloca l’ASM tra le meno performanti, merita un approfondimento poiché fotografa una situazione riveniente da un passato di avvicendamenti gestionali che non sempre ha permesso di ottenere performance positive sebbene, in questo quadro, non manchino eccellenze degne di nota. (Matera News)
La conferma di un’Italia «sanitaria» ancora spaccata a metà, con un divario tra regioni settentrionali e meridionali sempre più ampio, arriva dai dati aggiornati al 2023 del modello di valutazione della performance manageriale delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali, presentati dall’Agenas (Agenzia nazionale servizi sanitari regionali) al Forum Risk management ad Arezzo. (L'Eco di Bergamo)
La conferma di un’Italia «sanitaria» ancora spaccata a metà, con un divario tra regioni settentrionali e meridionali sempre più ampio, arriva dai dati aggiornati al 2023 del modello di valutazione della performance manageriale delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali, presentati dall’Agenas (Agenzia nazionale servizi sanitari regionali) al Forum Risk management ad Arezzo. (L'Eco di Bergamo)