Chiara Jaconis morta a Napoli, la dinamica in un video: statuetta lasciata cadere

Le telecamere di un bed&breakfast hanno immortalato gli ultimi istanti di vita di Chiara Jaconis, mentre passeggia per i quartieri spagnoli con il fidanzato. Le immagini - che non vi mostriamo per intero - riprendono il momento in cui un oggetto cade dall'alto, si rompe e colpisce la ragazza in testa. A farlo cadere, secondo gli inquirenti, potrebbero essere stati dei bambini Ci sono gli ultimi istanti della vita di Chiara Jaconis in questo video. (Sky Tg24 )

Su altre fonti

La giovane, che lavorava nella moda e viveva a Parigi, stava facendo un ultimo giro turistico con il fidanzato prima di ripartire per Padova. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La tragedia Chiara Jaconis non ce l’ha fatta. È morta per le gravi ferite riportate la 30enne padovana ma di origini locresi colpita domenica pomeriggio alla testa da una statuetta caduta da un balcone nel centro di Napoli (LaC news24)

Oggi il nostro cuore si spezza per la tragica perdita di Chiara Jaconis, una giovane donna che ha fatto della multiculturalità, del sorriso e della scoperta del mondo il suo mantra di vita, come mi è stato candidamente ed emozionalmente raccontato. (Telemia)

Morta Chiara Jaconis a Napoli: «Statua lasciata cadere, uccisa da un incidente»

Potrebbe non essere caduta accidentalmente, ma potrebbe essere stata lanciata dal balcone - forse per un errore - la statuina che ha centrato e ucciso a Napoli Chiara Jaconis. Le indagini procedono serrate e tra le ipotesi non c'è solo quella della caduta accidentale. (Today.it)

Non ce l'ha fatta Chiara Jaconis: dopo due giorni di agonia, la giovane turista padovana in vacanza a Napoli è morta a causa delle gravi ferite riportate al capo dopo essere stata colpita in pieno da una statuina piovutale addosso domenica pomeriggio dal balcone di un palazzo nel cuore dei Quartieri Spagnoli (Oggi Treviso)

Non si è trattato di un distacco improvviso di un fregio; non c’è stato il crollo estemporaneo di un vaso o di un pezzo di arredo domestico. Almeno in questa occasione, la questione dell’arredo urbano resta in secondo piano. (ilmattino.it)