Il nuovo paradigma che chiede Davos
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A fronte di una presenza più debole dei rappresentanti politici mondiali a Davos 2023, questa edizione del World Economic Forum ha un record storico di partecipanti del mondo economico e finanziario, con un mix ancora più internazionale delle precedenti edizioni. I CEO e leader aziendali sono arrivati lunedì nel paese svizzero alla ricerca di risposte a 3 domande chiave: come evolverà il commercio internazionale? È certa la recessione nell'anno appena partito? La sostenibilità, al centro delle passate edizioni del WEF, è ancora la priorità? Partiamo con la prima, e seza indugi possiamo dire che la comunità di leader del business converge con fermezza sulla necessità di ristabilizzare flussi commerciali internazionali e allentare le tensioni geopolitiche. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri media
Sono i dati del rapporto «La disuguaglianza non conosce crisi» pubblicato da Oxfam in occasione dell’apertura dei lavori del 53esimo World Economic Forum di Davos in Svizzera che proseguirà fino al 20 gennaio Scenari della policrisi . (Il Manifesto)
Eppure lo scorso settembre Giorgia Meloni aveva partecipato al tradizionale Forum Ambrosetti che riunisce annualmente in quel di Villa d’Este a Cernobbio un parterre di relatori di assoluto livello, leader di alto livello da tutto il mondo, tra capi di stato, ministri delle finanze, manager di grandi aziende, vertici sindacali, rappresentanti di organizzazioni non governative e della società civile. (tviweb)
I primi 10 interventi più onerosi assorbono il 40% del valore totale di oltre 200 miliardi di euro Di questi, 247 sono identificati come «priorità livello 1». (Frosinone News)
Dopo un 2022 contrassegnato dalle fiammate dei prezzi, un po’ di sollievo potrebbe arrivare. Se la situazione a livello planetario sembra migliorare, per l’Europa il messaggio che arriva da Davos è di un diffuso pessimismo. (La Stampa)
In cerca di risposte per un mondo frammentato da guerra, pandemia, crisi economica e dell’energia, tensioni geopolitiche, nazionalismi e climate change: il World Economic Forum (Wef) fa i conti con la successione senza sosta di emergenze che dà forma a quella che è già stata definita l’era della “permacrisi”. (Il Sole 24 ORE)
Al via il terzo giorno dell'incontro annuale del World Economic Forum (WEF) di Davos. Il riassunto di ieri Ieri sono intervenuti molti tra i leader politici più influenti di tutto il mondo, tra cui Alain Berset, Olena Zelenska, Ursula von der Leyen, Liu He, Sanna Marin e Pedro Sánchez. (MoneyMag.ch)