Isola scrive a Mattarella: "Tempi troppo lenti. Noi agiamo, subito 10mila euro a famiglia"

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il Resto del Carlino INTERNO

Gli interventi per la messa in sicurezza del Marzeno e un contributo di 10mila euro sono i primi capitoli di quella che il sindaco di Faenza Massimo Isola, in una lettera inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha chiamato "disobbedienza istituzionale", la decisione cioè di procedere da subito con i provvedimenti di cui la città ha bisogno, molto semplicemente, per poter continuare a esistere ancora. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre testate

Mentre diluviava e un pezzo di Romagna si allagava, mentre la destra attaccava a testa bassa la Regione a Roma e a livello locale, il segretario PD di Ravenna Alessandro Barattoni taceva, tenendo per sé l’indignazione (“ho preferito restare in contatto con i sindaci ed essere accanto a loro, che con sofferenza e impegno stavano cercando di fare il meglio per le loro comunità travolte dagli eventi” dice). (ravennanotizie.it)

La lettera: “Vogliamo tornare a vivere”“Ci rivolgiamo a Lei - si legge nella lettera - in qualità di rappresentanti dei Comitati degli Alluvionati della città di Faenza in un momento di grande difficoltà. (Corriere Romagna)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Impegnata ad aiutare amici (in particolare a Cotignola) e mantenere viva l’attenzione sull’alluvione e il lunghissimo (purtroppo) corso della ricostruzione attraverso foto sui social e soprattutto podcast, l’attrice faentina Maria Pia Timo ha le idee particolarmente chiare su cosa non serva assolutamente in questo momento: «La cosa che trovo davvero vergognosa - dice lei stessa - è il problema di quest’alluvione a livello nazionale venga percepito più come politico che come sociale e ambientale. (Settesere)

«Sedici mesi fa io e il mio compagno Massimiliano Biscaro siamo stati contattati da amici di Faenza che hanno chiesto il nostro aiuto in seguito alla prima alluvione – racconta Alice Prestipino –. Alcuni cittadini e alcuni commercianti hanno ascoltato la nostra richiesta di aiuto e hanno donato beni da portare in Emilia-Romagna. (La Provincia di Cremona e Crema)

C’erano persone che avevano bisogno...”. Io e gli altri. (La Repubblica)