Manovra, Tajani: "Sciopero generale? Come dice Cisl: Cgil e Uil partiti di opposizione"

"Sono solamente due i sindacati che hanno proclamato lo sciopero generale e che incontreremo la prossima settimana", ha esordito cosi' il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intercettato fuori San Macuto prima di intervenire ad un'iniziativa sul Venezuela di Maduro. "La Cisl, gli autonomi e la Ugl non lo hanno fatto - ha continuato -. E' singolare che si proclami lo sciopero prima che si discuta con il governo e che il Parlamento lo approvi. (Tiscali Notizie)

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La protesta sindacale, che mira a ottenere una revisione della manovra, accentua le divisioni nel fronte sindacale e alimenta lo scontro con il governo. CGIL e UIL scendono in piazza contro la legge di Bilancio proposta dal governo Meloni, annunciando uno sciopero generale per il 29 novembre, senza la partecipazione della Cisl (LA STAMPA Finanza)

Come ogni anno, più si avvicina la definizione della manovra finanziaria e più si amplificano (e prolificano) le polemiche. Il sindacato, in nome della responsabilità verso coloro che rappresenta e dell’autonomia di rivendicare giustizia sociale, ha il dovere di porsi come interlocutore collaborativo e ragionevole verso il governo. (Secolo d'Italia)

peggioramento della Legge Monti/Fornero che si applicherà al 99,9% dei lavoratori; Il Governo ci infliggerà 7 anni di austerità con: (CGIL Modena)

Lo hanno... Cgil e Uil hanno proclamato 8 ore di sciopero generale, con manifestazioni territoriali, per la giornata di venerdì 29 novembre. (Virgilio)

E per chiedere di cambiare la legge di Bilancio tornano a proclamare insieme lo sciopero generale: la data è quella di venerdì 29 novembre. Una decisione che incide con un’ulteriore frattura sul fronte sindacale, cristallizzando posizioni assai diverse, e che riaccende lo scontro con la maggioranza. (Il Sole 24 ORE)

I segretari di Cgil e Uil hanno annunciato uno sciopero generale per la fine di novembre contro il governo Meloni e la sua legge di bilancio. È sempre una buona notizia quando le grandi organizzazioni sindacali decidono di uscire dalla passività e chiamano i lavoratori alla lotta, ma l’annuncio stride con il comportamento delle stesse organizzazioni ai tavoli negoziali. (Contropiano)