«Il Moro non si tocca», docce gelate per la protesta no Bolkestein dei clienti
«No alle aste, il Moro non si tocca». E giù secchiate di acqua gelata. È generosissima la prova di affetto dei clienti abituali dello stabilimento sulla riviera nord. Dopo il flash mob di domenica scorsa, con la mega scritta umana “no aste” filmata dal drone, sabato si sono nuovamente esibiti con una prova collettiva di autentico ardimento. In piccoli gruppi, rigorosamente ambosessi si sono posizionati sotto il trespolo con il secchio in sospensione. (ilmessaggero.it)
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Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 2 settembre 2024 15:31:17 (Il Vescovado Notizie)
Una proroga “intelligente” L’intesa, come riporta “Il Sole 24 Ore”, raggiunta al termine di un vertice di maggioranza, prevede una proroga più lunga del previsto per i gestori, ma con un escamotage: i Comuni potranno anticipare le gare se lo riterranno opportuno. (Positanonews)
L’ultima bozza del disegno di legge dedicato ai balneari e alla quale lavora il Governo conterrebbe queste linee guida. Condizionale d’obbligo, visto il difficile confronto con Bruxelles che, sul tema, ha già aperto una procedura d’infrazione ed è pronta a darle seguito se l’Italia continuasse a violare la direttiva Bolkestein sulla concorrenza. (quotidianodipuglia.it)
Il bicchiere è mezzo pieno: dopo un lavoro lungo e certosino condotto tra Roma e Bruxelles, il governo Meloni è arrivato alla stesura di un testo che contiene l'attesa riforma delle concessioni balneari. (il Giornale)
Il testo, di cui dà notizia Il Sole 24 Ore, prevede una proroga fino al 30 settembre 2027 per le concessioni già oggi in regime di proroga (la stragrande maggioranza) con l'obbligo di avviare le gare entro il mese di giugno dello stesso anno. (Today.it)
Ma con la facoltà di anticipare i bandi per i Comuni che intenderanno farlo. La riforma delle concessioni balneari passa per questo articolato compromesso con la Commissione europea . Dal vertice di maggioranza che si è svolto venerdì mattina sarebbe emersa una sostanziale intesa su un testo messo a punto dal governo, con il ruolo centrale del ministero degli Affari Ue, dopo il lungo negoziato con Bruxelles. (Il Sole 24 ORE)