Ex Ilva, annullata la sentenza del processo. Il procedimento si trasferisce a Potenza

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TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno INTERNO

La decisione della sezione distaccata di Taranto della Corte d’assise d’appello di Lecce La sezione distaccata di Taranto della Corte d’assise d’appello di Lecce ha annullato la sentenza di primo grado del processo Ambiente Svenduto a carico di 37 imputati e tre società per il presunto disastro ambientale causato dall’ex Ilva negli anni di gestione dei Riva. E’ stata accolta la richiesta dei difensori di spostare il procedimento a Potenza in quanto i giudici tarantini, togati e popolari, che hanno emesso la sentenza di primo grado, sarebbero a loro volta da considerare ‘parti offese’ del disastro ambientale. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altri media

Colpo di scena sul processo "Ambiente svenduto" sulle emissioni velenose dell'ex Ilva: la Corte d'assise d'Appello di Taranto, accogliendo le richieste dei difensori, ha deciso di spostare il procedimento penale a Potenza, rendendo così nulle tutte le ventisei condanne in primo grado emesse a carico della famiglia Riva, ex proprietaria della fabbrica, dei dirigenti e di alcuni esponenti della politica locale e regionale. (il Giornale)

Ambiente Svenduto (LaC news24)

Tutto da rifare, si riparte da zero. E da Potenza. La sezione distaccata di Taranto della Corte d'assise d'appello di Lecce ha infatti annullato la sentenza di primo grado del processo Ambiente Svenduto a carico di 37 imputati e tre società per il presunto disastro ambientale causato dall'ex Ilva negli anni di gestione dei Riva. (Sky Tg24 )

Al quartiere Tamburi la notizia del trasferimento del procedimento penale a Potenza è arrivata come trasportata dal vento, fa male come il minerale che finisce nelle case e nelle persone. (ilmessaggero.it)

Oggi pomeriggio con un’ordinanza la Corte d’Assise d’Appello ha annullato la sentenza di primo grado di maggio 2021 con molte condanne e disposto il trasferimento del processo a Potenza. La richiesta di trasferire il processo a Potenza era stata avanzata dalla difesa di alcuni imputati in ragione del fatto che a Taranto non c’era un contesto sereno per il giudizio e che gli stessi giudici, vivendo nei quartieri delle parti lese, potevano ritenersi colpite potenzialmente dall’inquinamento della fabbrica. (l'Immediato)